Maturità, Azzolina: “In presenza e con nuove regole”


La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina illustra le novità per gli esami di maturità 2020, che saranno in presenza dal 17 giugno, e quelli di terza media

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina illustra le novità per gli esami di maturità 2020, che saranno in presenza dal 17 giugno, e quelli di terza media

Abbiamo ritenuto fosse opportuno fare gli esami in presenza. Il governo ha agito tenendo chiuse le scuole. È stata una scelta sofferta condivisa. Riaprile sarebbe stato più facile, ma abbiamo pensato al bene comune. Tenere chiuse le scuole è difficile perché genitori, studenti e l’Italia intera vogliono ripartire, ma il senso di responsabilità ci impone ancora oggi di tenerle chiuse, ed è un enorme sacrificio. Abbiamo agito con prudenza, con cautela, seguendo le indicazioni del comitato tecnico. Affidarsi a dei dati scientifici è stata una scelta politica. Tenere le scuole chiuse ha salvato le vite umane, ma adesso inizia una fase nuova, diversa“. Così la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, intervenuta nel corso di una conferenza stampa in streaming per illustrare le nuove linee guida del ministero per l’esame di maturità e di terza media.

AZZOLINA: “BOCCIATURA SOLO IN CASI ESTREMI”

In un tempo complesso come quello che stiamo vivendo non potevamo che prevedere un diverso principio di valutazione. Il principio che abbiamo seguito è stato quello di non lasciare indietro nessuno, ma con una valutazione seria. Le valutazioni ci saranno, le insufficienze saranno riportate nei documenti di valutazione ma gli studenti avranno il diritto di recuperare. Resta la possibilità di non ammettere all’anno successivo ma solo in casi particolari: se lo studente non aveva frequentato nel primo periodo didattico, prima del Coronavirus, o se lo studente abbia ricevuto dei provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi due casi lo studente verrà ammesso e recupererà in seguito le insufficienze. La valutazione degli studenti disabili, a cui va il mio grande abbraccio, avverrà sulla base del piano educativo individualizzato, e per i disturbi specifici dell’apprendimento sulla base del piano didattico personalizzato“.

LE INDICAZIONI DELLA MINISTRA SULL’ESAME DI STATO

MATURITÀ. AZZOLINA: SARÀ IN PRESENZA. AL VIA DAL 17 GIUGNO

Gli esami di Stato inizieranno il 17 giugno, senza prove scritte, e si svolgeranno in presenza, compatibilmente con il monitoraggio epidemiologico delle specifiche aree territoriali. Ci sarà solo un colloquio orale della durata massima di un’ora, suddiviso in diverse fasi: la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo concordato con i docenti, discussione di un breve testo di italiano già studiato nel corso dell’ultimo anno, poi seguirà l’analisi del materiale scelto dalla commissione del favorire la trattazione delle altre discipline e l’esposizione dell’esperienza di Pcto e poi l’accertamento delle competenze relative a ‘Cittadinanza e costituzione’. Ad annunciarlo, spiega la Dire (www.dire.it) la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in videoconferenza. “Mi piacerebbe che gli studenti, nell’ambito di cittadinanza e costituzione, parlassero dell’esperienza del Coronavirus, perché credo che le ultime settimane abbiamo fatto maturare tantissimo i nostri studenti. È una richiesta, non un obbligo, e per questo non e’ scritta nell’ordinanza. Gli studenti potranno partire da un massimo di crediti di 60. Chi lo meriterà porterà anche la lode“. “Abbiamo insistito per farli in presenza– ha aggiunto la ministra- perché è un momento importantissimo, e mai mi sarei sentita di toglierlo ai nostri studenti, a maggior ragione in un momento in cui l’Italia sta ripartendo. Mi aspetto dagli studenti massimo senso della responsabilità. Studiare serve a sé stessi, ma per costruire il proprio futuro in un’Italia che adesso ha ancora più bisogno di studenti preparati. Quindi invito loro ad essere responsabili e vivere con serenità quel momento“.

MATURITÀ. DISTANZA TRA COMMISSARI E STUDENTI DI 2 METRI

Obbligo della mascherina dal percorso di casa fino all’ingresso della scuola, ma non durante l’esame. Ad annunciarlo, Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico scientifico del governo che ha messo a punto il protocollo sanitario per lo svolgimento degli esami di Stato in presenza. “Abbiamo immaginato un percorso che non preveda l’aggregazione delle persone. Abbiamo fatto un mantra del distanziamento sociale e va mantenuto. Mascherine, distanziamento e lavaggio delle mani sono le vere medicine che abbiamo. Quando si entra nelle scuole ci saranno ingressi e uscite destinati. Non devono esserci intasamenti. In questo modo i ragazzi arriveranno in piena sicurezza. il momento dell’esame sarà con una commissione distanziata di almeno due metri, una misura che ci dà tutte le garanzie. Durante l’esame lo studente può abbassare la mascherina. Ci saranno momenti di sanificazione, poi l’esame sara’ il momento indimenticabile che e’ stato per ogni studente“. Miozzo ha poi precisato, nel corso della videoconferenza stampa: “Le mascherine non devono essere per forza quelle dei medici, può essere anche prodotta in casa. L’importante è che protegga. Il test degli esami sarà importante, ma siamo già a lavoro per settembre ed entro pochi giorni pubblicheremo il protocollo che definirà le modalità della riapertura“.

LE INDICAZIONI DELLA MINISTRA SULL’ESAME DI TERZA MEDIA

Abbiamo ascoltato le richieste delle scuole, che ci hanno chiesto di dilatare nel tempo le procedure dell’esame. Gli studenti dovranno scrivere un elaborato, discuterne online con il consiglio di classe e poi saranno valutati in consiglio di classe. Per farlo, avranno tempo fino al 30 di giugno“, ha dichiarato Azzolina in riferimento agli esami di Stato del primo ciclo.

SCUOLA. AZZOLINA: PER SETTEMBRE VARIE POSSIBILITÀ, OBIETTIVO RIAPRIRE

Arriveremo alla scrittura di un documento tecnico scientifico che immaginerà diverse possibilità. Con in mano questo documento lavoreremo con enti locali, scuole, comitato tecnico e tutti gli stakeholder presenti sui vari territori. Il nostro obiettivo è riportare gli studenti a scuola. Sarà una scuola diversa, forse anche migliore. Vogliamo immaginare una scuola aperta, nuova, non per forza chiusa in un edificio“, ha dichiarato Azzolina. La ministra ha precisato poi che saranno le Regioni a decidere quando inizierà il nuovo anno scolastico, e che il recupero degli apprendimenti potrà iniziare già dal 1° settembre. Sull’eventualità che la situazione sanitaria possa peggiorare prima degli esami di maturità, la ministra ha chiarito: “faremo un monitoraggio costante e abbiamo già previsto nell’ordinanza un piano B nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare. In quel caso gli esami si svolgeranno in via telematica“. Infine, sulla possibilità per le scuole primarie di passare dai voti numerici ai giudizi, la ministra ha precisato che si tratta di una decisione politica che necessita di tempo per essere applicata, e che quindi se ne riparlerà a settembre. Per quanto riguarda i programmi scolastici, invece, Azzolina ha chiarito che “rimetteremo mano alle linee guida solo se fosse necessario, ma gli studenti non sono imbuti da riempire con nozioni: esistono indicazioni nazionali sulle competenze e sulla crescita della persona, perché la scuola serve a questo“.