Stelle cadenti: occhi al cielo per le Eta Aquaridi


Notti di stelle cadenti con le Eta Aquaridi: il picco per osservare le “briciole” della cometa di Halley è previsto intorno al 6 maggio

Stelle cadenti: occhi al cielo per le Eta Aquaridi

Appuntamento nel mese di maggio con le Eta Aquaridi, lo sciame meteorico generato dai detriti della cometa di Halley. La pioggia annuale di stelle cadenti raggiungerà il suo picco intorno al 6 maggio, ma continuerà a illuminare il cielo anche nelle serate successive.

A differenza delle più popolari Perseidi (Lacrime di San Lorenzo), le Eta Aquaridi non sono molto fitte. Tuttavia, sono degne di nota per la loro velocità, che può arrivare a 66 chilometri al secondo quando raggiungono l’atmosfera terrestre.

Le Eta Aquaridi prendono il nome dalla posizione del loro radiante (il punto dal quale sembrano originarsi le meteore dello sciame), nei pressi della stella η Aquarii (Eta Aquarii) della costellazione dell’Acquario.

Non solo Eta Aquaridi. La Terra passa due volte in un anno nella scia di detriti della cometa di Halley. La prima tra aprile e maggio, la seconda nel mese di ottobre. In questo caso le stelle cadenti generate prendono il nome di Orionidi dalla costellazione da cui sembrano “piovere” le stelle, ovvero Orione il Cacciatore. La cometa di Halley impiega 76 anni per compiere un’orbita intorno al Sole. L’ultima volta che è stata avvistata era il 1986 e tornerà nel Sistema Solare interno nel 2061.

COME OSSERVARE LE ETA AQUARIDI

Abbiamo poco tempo per osservare la pioggia di stelle cadenti, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it). Il momento migliore è poco prima dell’alba, guardando ad Est verso la costellazione dell’Aquario. Una delle stelle più luminose della costellazione è Eta Aquarii, e le meteore sembrano provenire da quella regione del cielo: da qui il nome.