Delilah, l’ultima principessa di Freddie Mercury


Freddie Mercury e l’amore per i gatti come Delilah, la principessa di casa: le dedicò un pezzo nell’album conclusivo della sua vita, “Innuendo”

Freddie Mercury e l'amore per i gatti come Delilah, la principessa di casa: le dedicò un pezzo nell'album conclusivo della sua vita, “Innuendo”

Sul letto di morte del più grande cantante e performer del Novecento c’era lei, Delilah, uno dei suoi ultimi amori, una micia tricolore per cui perse la testa tanto da dedicarle un pezzo nell’album conclusivo della sua vita, “Innuendo”. Freddie Mercury, spiega l’Enpa in un articolo, scoprì l’amore per i gatti negli anni Settanta, quando Mary Austin, la sua prima compagna, introdusse nella sua vita Tom e Jerry. Racconta il manager Peter Freestone che in tour, arrivato in albergo, chiamava a casa e si faceva passare al telefono i gatti a cui sussurrava paroline dolci. L’abitudine continuò anche con i piccoli felini che andarono a vivere con lui nella lussuosa residenza londinese di Garden Lodge.

Delilah era senza dubbio la preferita, la principessa di casa. Il pezzo a lei dedicato in “Innuendo” porta il suo nome e fu registrato quando oramai la malattia che condusse alla morte l’artista a quarantacinque anni appena compiuti era già in stadio molto avanzato. È una canzone che stranisce e commuove per solarità e leggerezza.

È una canzoncina infantile, quasi una filastrocca, che gli altri componenti della band ammisero di non gradire. Ma nell’ultimo lavoro di Mercury la serenata per Delilah entrò lo stesso e la chitarra di Brian May dovette piegarsi a imitare il suo miagolio utilizzando un effetto sonoro tutto particolare. Delilah è suonata e firmata coralmente ma l’autore è solo Freddie. Volle a tutti i costi farsi un regalo dedicandola a quella che forse era una delle poche, piccole ma potenti luci che illuminavano l’ultimo sofferente tratto della sua vita.

Le parole sono un inno all’innamoramento con tutte le emozioni che porta con sé: allegria, felicità, stordimento, giustificazione di qualsiasi atteggiamento: “Mi fai sorridere quando sto per piangere, mi dai speranza, mi rendi così felice quando ti accoccoli e ti addormenti di fianco a me. Sei irresistibile e imprevedibile e quando mi baci, mi mandi fuori di testa. Ma quando l’umore ti svolta, sei tutta unghie e morsi e sì, va bene anche così! Io ti amo”.