I “Diavoli” Borghi e Dempsey su Sky Atlantic e Now Tv


Borghi e Dempsey sono i “Diavoli” che ti faranno appassionare alla finanza: la serie, composta da dieci episodi, in onda da oggi su Sky Atlantic e Now Tv

I "Diavoli" Borghi e Dempsey su Sky Atlantic e Now Tv

Soldi, misteri, potere, cospirazioni, inganni, Patrick Dempsey nei panni di mentore e Alessandro Borghi alla sua prima prova internazionale. Senza dimenticare il lato umano della finanza, il realismo intrecciato con la cinematografia e dialoghi avvincenti, che si fondono con l’estetica elegante della serie. Tutto questo è ‘Diavoli‘, il financial thriller targato Sky Original che, dopo la premiere in Italia, debutterà prossimamente anche negli altri Paesi (oltre 160) del gruppo Sky e in Francia. La nuova serie Sky original – prodotta da Lux Vide e basata sull’omonimo best seller (edito Rizzoli) di Guido Maria Brera – è un thriller internazionale sul palcoscenico dell’Olimpo della finanza mondiale, girato tra Roma e Londra interamente in lingua inglese, con protagonisti Dempsey nel ruolo di Dominic Morgan e Borghi in quello di Massimo Ruggero.

Abbiamo deciso di preservare alcuni termini tecnici e altri, invece, abbiamo dovuto usarli per forza. Ma la serie si capisce malgrado l’utilizzo di termini specifici a cui noi non ci siamo volutamente sottratti. È un racconto reale: quando vedevo Patrick e Alessandro sul set mi sembrava di stare in ufficio (prima di essere uno scrittore Brera e’ un finanziare romano, ndr)”, ha raccontato l’autore, durante la conferenza stampa di presentazione in live streaming.

Uno dei punti di forza di questo progetto ambizioso e ben riuscito, spiega la Dire Giovani (www.diregiovani.it) è proprio il realismo, costruito su fatti accaduti che fanno da sfondo alla storia. Sull’argomento sono intervenuti anche i registi della serie Nick Hurran (nome legato a serie tv di grande successo come ‘Sherlock’, ‘Doctor Who’, ‘Fortitude’, ‘Altered Carbon’ e ‘The Prisoners’)e Jan Maria Michelini:

Diavoli è una serie di finzione che si intreccia con fatti realmente accaduti tra il 2010 e il 2011 come la caduta di Gheddafi, l’arresto di Strauss-Kahn o la crisi economica della Grecia“, ha raccontato Michelini. “Abbiamo deciso di inserire una serie di aspetti della realtà, come i telegiornali, anche da un punto di vista dello stile– ha continuato il regista italiano- per rimanere ancorati a questa realtà e intrecciarla in uno stile che sia molto cinematografico e, a contrasto, molto realistico“.Ma come ha precisato Hurran: “C’e’ realismo ma non scordiamoci che si tratta di un thriller e questo ci ha dato modo di sviluppare la storia in modo che quando pensi di poterti fidare di qualcuno qualcosa ti fa cambiare idea“.

LA STORIA

‘Diavoli’ e’ ambientata nella sede londinese dell’americana New York – London Investment Bank (NYL), una delle piu’ grandi banche di investimento nella citta’, in cui l’italiano head of trading Massimo Ruggero (Borghi) e’ stato accolto e cresciuto nel mondo finanziario da Dominic Morgan (Dempsey), ceo della banca.

Massimo e’ il perfetto esempio di ‘self-made man’: italiano e di origini umili, si e’ guadagnato il suo posto al sole nell’Olimpo della finanza grazie al suo intuito straordinario che lo rende il migliore nel campo. Dominic, invece, e’ uno degli uomini piu’ potenti della finanza mondiale, ha un profondo legame con Massimo che lo considera il suo mentore, e ha pero’ degli interessi che lo stesso collega non puo’ nemmeno immaginare. Nel corso della serie, sara’ proprio Massimo a ritrovarsi davanti a un bivio: scegliere se allearsi con il suo mentore oppure combatterlo. Tra i due c’e’ Nina, la moglie di Dominic, interpretata da Kasia Smutniak: un personaggio ambiguo, che sta tra il bene e il male, e che mostra gia’ nei primi episodi della serie il suo dualismo, che cattura l’attenzione e incuriosisce. “Guardando la serie noi riusciremo a tornare indietro di qualche anno, riconoscere i momenti importanti che sono accaduti e dargli una lettura un pochino piu’ consapevole”, ha affermato la Smutniak.

Consiglio di vedere la serie a tutti coloro che sono appassionati del tema ma anche a chi non e’ interessato al mondo della finanza perche’ la ritiene una cosa offuscata -ha continuato l’attrice- come le mie telefonate con la commercialista, in cui capisco la meta’ di quello che dice perche’ usa una terminologia faticosa. Se vediamo questa serie dal punto di vista della scoperta e della crescita riusciamo a vedere quello che stiamo vivendo negli ultimi anni sotto un altro punto di vista“.

In ‘Diavoli’ tutto è ben orchestrato: dalla sceneggiatura alla regia, dal ritmo incalzante della narrazione all’eleganza dell’estetica e dalla scelta del cast (sorprendente) al dualismo dei personaggi, come Dominic e Massimo. Uno degli aspetti più affascinanti di questo thriller finanziario, infatti, è l’imprevedibilità dei protagonisti, che oscillano tra l’etica e l’immoralità. Quando sembrano agire in buona fede i due ‘diavoli’ sfoggiano la loro migliore spregiudicatezza. In una scena della serie, Dominic dice a Massimo: “non importa come vinci“.

Io credo che bisogna essere molto attenti su quali siano le azioni e se queste siano giuste, ha raccontato Dempsey all’agenzia Dire. “Credo che tutto quello che viene dalle intenzioni egoistiche alla fine ti porterà a pagare un prezzo. Se, invece, le intenzioni sono positive– ha continuato l’attore- alla fine ti portano dei benefici. E vediamo queste azioni anche nel corso della serie e le conseguenze che hanno nel mondo e nel business. Quali sono le nostre intenzioni? Sono positive o negative? Credo che queste siano le domande importanti da porci“.

Anche Borghi ha condiviso le parole di Dempsey ed ha aggiunto:

Voglio partire da una frase che ho sentito in questi giorni ‘come cambierà il sistema adesso? Riusciremo a tornare come eravamo prima?’. No– ha detto l’attore romano alla Dire- non bisogna tornare a come eravamo prima perché il problema é proprio come eravamo prima e quindi dobbiamo cercare di migliorarci. Questo miglioramento, secondo me, può avvenire stando molto più attenti a quello che ci circonda. Alla base di questo sistema capitalista che ci contraddistingue c’è questa rincorsa al successo a tutti costi. Siamo talmente offuscati dal rincorrere questo successo che a volte ci scordiamo di quali siano le cose giuste e le cose sbagliate. Forse è il momento buono per fermarci un secondo a respirare e renderci conto che, a volte, è meglio fare un passo indietro ed essere sicuri di non aver fatto male a niente e a nessuno“.

Se Martin Scorsese in ‘The Wolf of Wall Street’ ha mostrato la ‘bella vita’ e gli eccessi degli uomini di finanza, Brera con ‘Diavoli’ ci porta in un’altra dimensione in cui i protagonisti hanno la forza, la determinazione e il carisma di un guerriero ma anche la calma e la costanza di un monaco.

Fino ad oggi la finanza è stata raccontata attraverso le belle macchine, droghe, donne attraenti in un continuo mostrarsi. Questi (Massimo e Dominic, ndr) sono dei ‘monaci guerrieri’. Non mi aspettavo nemmeno io questa potenza in un argomento così difficile, ha dichiarato lo scrittore.

BORGHI SUPERA A PIENI VOLTI LA SUA PRIMA PROVA INTERNAZIONALE

Standing ovation per Alessandro Borghi. Dopo la sua sorprendente performance nell’ambizioso ‘Il primo re‘ di Matteo Rovere recitato interamente in protolatino, l’attore romano supera a pieni voti la sua prima prova internazionale con ‘Diavoli’. Se nella versione italiana Borghi è doppiato da Andrea Mete (voce di Chris Pratt, Sam Claflin e di moltissimi altri), in quella originale l’attore romano sfoggia il suo ‘best british english’. Un risultato sorprendente ottenuto grazie ad uno studio dell’accento attento e accurato. Un vero talento, quello di Borghi, emerso in ogni sua interpretazione: da Vittorio in ‘Non essere cattivo’ a Stefano Cucchi nel film ‘Sulla mia pelle’, fino ad arrivare a Massimo Ruggero nella serie ‘Diavoli’.

All’inizio avevo una paura importante dovuta da una serie di fattori, come la lingua che ho dovuto applicare alla finanza. Ma la mia fortuna sono state tutte queste persone che vedete qui vicino a me (il cast, lo scrittore e i registi, ndr). Quando la compagnia è buona viene sempre tutto molto più facile, ha dichiarato Borghi durante la conferenza stampa di presentazione della serie in live streaming.

Per ‘Diavoli’, l’attore romano si è calato nei panni di Massimo, il perfetto esempio di self-made man. Nato e cresciuto in Italia in un villaggio di pescatori, è diventato in pochi anni l’head of trading della ‘New York – London Investment bank'(NYL), una delle banche d’investimento più grandi della City, grazie alle sue capacità e al suo intuito formidabile.

C’è una puntata dedicata completamente all’Italia e alla parte italiana di Massimo. È come se lui avesse ripudiato le sue origini perché gli avevano fatto male attraverso un padre che non si era comportato bene con lui. Le sue origini– ha continuato l’attore –agiscono in una maniera quasi inconscia. Sul set, per esempio, c’erano tantissimi attori che venivano da diverse parti del mondo e ognuno di noi aveva un approccio diverso al lavoro e al personaggio. È come se la mia italianità, quella di Alessandro, in un contesto di attori internazionali avesse agito allo stesso modo anche nel Massimo Ruggero: uno che aveva uno schermo da cui non lasciava trasparire nulla, aveva sempre il controllo. Ma quando questo self-control si sgretola entra in gioco l’emotività e l’italianità di Massimo perché l’ho sempre legata alla mia parte più sensibile e di conseguenza alla parte più emotiva del personaggio che interpreto“.

Massimo ha uno sguardo penetrante e una mente rapida, spesso piu’ rapida del mercato stesso. Ha dovuto sacrificare tutto per essere dove si trova ora, inclusa la sua ex moglie Carrie, ed è proprio per questo che è un uomo introverso, cauto e allo stesso tempo ferocemente determinato. Nonostante tutto, è comunque dotato di un umorismo tagliente e un dono naturale per la leadership. Ha un rapporto stretto con Dominic Morgan, interpretato da Patrick Dempsey, il ceo della NYL, che è stato il primo a riconoscere il suo talento ed è da sempre il suo mentore. Ma il loro rapporto è complesso e sfaccettato, e ci sono molte cose che i due non sanno l’uno dell’altro.

Tutti i riferimenti che ho avuto per sviluppare Massimo Ruggero vengono dal libro e l’80% dall’amicizia di Guido e la possibilità che lui mi ha dato di vivere e di conoscere dei contesti a Londra con cui mai avrei potuto avere a che fare. Sono uscito fuori dai luoghi comuni della finanza, ha dichiarato Borghi.

Brera con ‘Diavoli’ ci porta in un’altra dimensione della finanza in cui i protagonisti non si abbandonano alla superficialità della ‘bella vita’ ma mostrano la forza, la determinazione e il carisma di un guerriero ma anche la calma e la costanza di un monaco.

C’era un po’ in me ma credo nella maggior parte delle persone un luogo comune che riguarda gli uomini di finanza (ovvero che sono tutti ‘cattivi’ e senza scrupoli, ndr)”, ha affermato il pluripremiato attore.Interpretando il ruolo di Massimo ho imparato che questo luogo comune non è poi così tanto presente. Ci sono ovviamente delle persone che fanno parte del mondo della finanza che seguono i loro interessi con un bassissimo livello di etica– ha continuato Borghi-ma ce ne sono molti altri che questa etica la mettono al primo posto. Con ‘Diavoli’ io ho iniziato a pensare che, come recita una battuta della serie, gli uomini della finanza ‘sono quelli che hanno il compito di mantenere l’ordine in un momento di caos’: questo perché la finanza è diventato sempre di più uno strumento politico e di conseguenza un grandissimo strumento di potere. Per ‘Diavoli’ non voglio che vengano intesi solo quei ‘cattivi’ della finanza che si curano solo i propri interessi ma c’è tutta una parte di loro che si occupa di far sì che questo strumento politico non venga usato in maniera negativa ma a favore dei cittadini e dello Stato“.

DIAVOLI 2, SECONDA STAGIONE IN ARRIVO

La prima stagione di ‘Diavoli’ non ha ancora debuttato su Sky Atlantic e già si parla della seconda. Durante la conferenza Nils Hartmann, senior director original productions Sky Italia, ha svelato qualche dettaglio sulla seconda stagione.

Stiamo scrivendo ‘Diavoli 2’ insieme a Brera, a tutto il team di scrittura (composto anche da: Alessandro Sermoneta, Mario Ruggeri, Elena Bucaccio, Chris Lunt, Michael Walker, Ben Harris, Daniele Cesarano, Ezio Abate e Barbara Petronio, ndr) e a Lux Vide”, ha dichiarato Hartmann. La prima scena del primo episodio-ha continuato il senior director- parte con i due protagonisti, in una Milano deserta, che si incontrano in un locale ai tempi del Coronavirus. Ma l’arco temporale della storia tornera’ indietro, nell’anno della Brexit. Tocchiamo l’attualità ma non possiamo raccontarla perché non sappiamo come andrà finire. Allo stesso tempo non volevamo far finta di niente (in merito all’emergenza Covid, ndr) e quindi da lì ripartiamo“.

‘Diavoli’ – che vede nel cast anche Lars Mikkelsen, Malachi Kirby, Paul Chowdhry, Pia Mechler, Harry Michell e Sallie Harmsen – è realizzata in collaborazione con Sky Studios, Orange Studio e OCS. La distribuzione internazionale, invece, è di NBCUniversal Global Distribution per conto di Sky Studios.

L’appuntamento con la serie, composta da dieci episodi, è per il 17 aprile in prima serata su Sky Atlantic e Now Tv.