Coronavirus: aumento record della spesa a domicilio


Nell’ultimo mese con l’emergenza Coronavirus la spesa a domicilio fa registrare un aumento record del 90% secondo un’analisi Coldiretti

Più di tre italiani su quattro (76%) hanno ridotto l’impiego di sacchetti di plastica. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della Giornata Mondiale dell’ambiente

Nell’ultimo mese è praticamente raddoppiata la spesa a domicilio con un aumento record del 90% delle consegne nelle case soprattutto di chi come gli anziani ha maggiore difficoltà ad affrontare le lunghe file dei supermercati. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa alle ultime cinque settimane di grande emergenza Coronavirus sulla base dei dati Iri.

L’aumento esponenziale della domanda di spesa a domicilio – sottolinea la Coldiretti – ha mandato in tilt il sistema di consegne della grande distribuzione con un allungamento dei tempi e difficoltà per i cittadini con maggiori problemi ad uscire da casa. Una esigenza che è stata colta dalle aziende agricole che – precisa la Coldiretti – hanno avviato appositamente la fornitura dei prodotti agricoli direttamente alle famiglie, senza intermediazioni. L’obiettivo della Coldiretti è garantire, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani e dai malati, la spesa alimentare direttamente dai contadini con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.

Molte delle iniziative messe in campo in questo periodo nelle diverse regioni d’Italia sono visibili sul sito www.campagnamica.it e vedono coinvolte circa quattromila aziende agricole che nell’ultima settimana hanno effettuato 700mila consegne della spesa contadina. Si tratta – spiega la Coldiretti – di prodotti locali, a chilometri zero, nel rispetto della stagionalità che non devono percorrere grandi distanze prima di giungere a tavola e sono quindi piu’ freschi.

Ma l’acquisto diretto dal produttore – continua la Coldiretti – dal produttore è anche un aiuto all’economia, all’occupazione e al territorio in un momento di grande difficoltà. E proprio per aiutare a combattere la nuova crisi alimentare con oltre 3 milioni di poveri bisogno di anche di cibo a Pasqua, gli agricoltori di Campagna Amica che hanno avviato l’iniziativa “Spesa sospesa del contadino a domicilio” che mutua l’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo e che non ha i mezzi per saldare il conto.

In questo caso i cittadini che ricevono la spesa a domicilio attraverso i mercati e le fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare un pacco alimentare alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che gli agricoltori di Campagna Amica, in accordo con i Comuni, consegnano gratuitamente entro Pasqua.