Coronavirus: morti in calo, curva dei contagi in discesa


Coronavirus, i dati della Protezione civile: decessi al minimo dal 19 marzo. “La curva ha iniziato la sua discesa, ma la guardia deve restare alta”

Coronavirus, i dati della Protezione civile: decessi al minimo dal 19 marzo.  "La curva ha iniziato la sua discesa, ma la guardia deve restare alta"

Diminuisce il numero dei ricoverati nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva: il numero dei pazienti affetti da Coronavirus è di 91.246, in crescita di 2.972 unità rispetto a ieri, ma calano i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-17) e quelli nei reparti ordinati (-61). Il numero dei decessi è di 525, il numero più basso dal 19 marzo. Il totale delle vittime arriva a 15.887. Il totale dei guariti, invece, arriva a 21.815, in aumento di 819 rispetto a ieri. Questi, riferisce l’agenzia di stampa Dire (www.dire.it), i dati diffusi dalla Protezione civile durante la quotidiana conferenza stampa sull’epidemia di coronavirus in Italia.

Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli annuncia che, alla luce di questi dati positivi, “si interrompe trasferimento di pazienti dalla Lombardia in altre regioni perché non c’è più bisogno di alleggerire la pressione su questi ospedali”. Buone notizie anche dallo Spallanzani, dove “per la prima volta i dimessi superano i ricoverati”. “Queste notizie però – specifica Borrelli – non ci devono portare ad abbassare la guardia, è fondamentale stare a casa e uscire solo per comprovate esigenze e necessità”.

“La curva dei contagiati ha raggiunto il plateau e iniziato la sua discesa – aggiunge il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – ed ha iniziato la sua discesa anche il numero dei morti. Questo dato positivo va però conquistato giorno per giorno: le misure sono efficaci ma è importante rispettarle. Se questi dati si confermano, possiamo iniziare a ragionare sulla fase due”.

Ieri, il numero dei contagiati era di 88.274. Di questi, 3.994 ricoverati in terapia intensiva: un numero importante perchè in diminuzione (-74) per la prima volta dall’inizio dell’epidemia. I decessi registrati nella giornata di ieri erano invece 681, un valore, secondo il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, “in costante diminuzione dal 26 marzo”.

Oltre 7 milioni di persone controllate

Dall’11 marzo al 4 aprile 2020 le Forze di polizia, nell’ambito delle verifiche sul rispetto delle norme restrittive per il superamento dell’emergenza Coronavirus, hanno controllato 4.859.687 persone e 2.127.419 esercizi e attivita’ commerciali.

Complessivamente le contestazioni alle persone per violazioni ai divieti anti-contagio sono state 176.767, delle quali 115.738 denunce per violazioni dell’articolo 650 del codice penale (c.p.) e 61.029 per violazioni amministrative, dopo l’entrata in vigore il 26 marzo scorso del decreto legge n.19/2020, che ha modificato la disciplina delle sanzioni. L’articolo 4 del decreto differenzia infatti gli illeciti superando lo strumento originariamente individuato nell’articolo 650 c.p.

Lo stesso articolo, al comma 8, affrontando le relative questioni di diritto intertemporale, stabilisce che le norme che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative si applicano anche alle violazioni commesse prima dell’entrata in vigore dello stesso decreto legge.