Galeffi racconta il suo album “Settebello”


Galeffi è pronto a stupire con il suo “Settebello”: il cantautore torna con il suo secondo album e si racconta all’agenzia Dire Giovani

Galeffi è pronto a stupire con il suo “Settebello”

“L’urgenza di scrivere delle canzoni e metabolizzare dei pensieri che vengono in mente vivendo”. È nato così ‘Settebello’, il nuovo disco di Galeffi, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Maciste Dischi/Polydor/Universal Music. 

Classe 1991, il cantautore romano torna a tre anni dal suo lavoro di debutto, ‘Scudetto’, l’album che gli ha fatto guadagnare un posto speciale nella scena indie. A differenza dei suoi colleghi, però, Galeffi abbatte le barriere del genere e propone un album che spazia nei testi e nelle sonorità: c’è il pop, c’è l’indie, l’elettronica e persino il jazz. 

‘Settebello’ è, infatti, un lavoro coraggioso, come ha sottolineato lo stesso artista ai microfoni di Diregiovani (www.diregiovani.it) in un’intervista a distanza.

“Questo disco – ha spiegato Galeffi – ha come limite, e non è un’accezione negativa, il fatto di avere più sfaccettature al suo interno. Da un certo punto di vista, questo può estraniare. Dall’altro è coraggioso perché si è sperimentato tanto, infatti ci ho messo più tempo rispetto ai miei colleghi. Per sperimentare e fare ricerca serve tempo e con i produttori, i Mamakass, ci abbiamo messo un bel po’”. 

Dieci le tracce nel disco anticipate dalla title track e dai singoli ‘Cercasi Amore’, ‘America’ e ‘Dove non batte il sole’. Tutti brani che riportano l’anima cantautoriale di Galeffi ma che non devono trarre in inganno. ‘Settebello’ è un album destinato a sorprendere e, forse, questo è un bene. “Non dobbiamo fare beneficenza – ha detto Galeffi – sento di dover sempre stimolare, dare degli input. Ho bisogno di fare una sorta di guerra con il fan perché nel momento in cui lo accontenti, gli dai ciò che si aspetta, alla lunghi la paghi. L’ho notata questa cosa con tutti quelli che sono i miei idoli, dai Coldplay a Nutini e Cremonini”.

Stupire, quindi, è la parola d’ordine: “Credo che ‘Cercasi amore’ e ‘America’ abbiano un minimo dato fastidio. Mi piace molto il concetto del fastidio, della sorpresa, inteso come tutto ciò che non si aspetta il fan. Questo mi attira”. 

Cosa troverà chi ascolta Galeffi in ‘Settebello’? “Tanta paura, dolore, gioia, speranza e amore. È un disco esistenziale e quindi un po’ cupo, un po’ inquieto” ma sicuramente, come assicura il cantautore, “è un disco in cui non mi sono accontentato”. 

Si dice che il secondo disco sia quello più difficile della carriera di un artista. Che voto si darebbe, quindi, Galeffi se stesse ascoltando ‘Settebello’ per la prima volta? “Un bel 7 – ha detto – Mi sembra più che sufficiente. Il 10 non si dà a nessuno. Posso migliorare. A parte gli scherzi, 7 mi sembra un bel voto per il lavoro svolto”. A breve potranno giudicare anche i fan.