Declino funzione respiratoria: attenzione al peso


Il deterioramento della funzione respiratoria è associato all’aumento di peso e ad un BMI elevato nell’età adulta secondo uno studio pubblicato su Thorax

Il deterioramento della funzione respiratoria è associato all'aumento di peso e ad un BMI elevato nell'età adulta secondo uno studio pubblicato su Thorax

Il deterioramento della funzione respiratoria è associato all’aumento di peso e ad un BMI elevato nell’età adulta, stando ai risultati di uno studio pubblicato su Thorax.

Lo stesso studio, però, ha dimostrato che tale situazione può essere arrestata se si mantiene un BMI “fisiologico” e si riduce il peso, a suffragare il ruolo positivo della promozione di stili di vita salutati ai fini del mantenimento anche della funzione respiratoria.

Lo studio

“La funzione polmonare rappresenta un predittore significativo di morbi- mortalità nella popolazione generale – ricordano i ricercatori nell’introduzione al lavoro -. Il mantenimento di una buona funzione polmonare nell’età adulta è importante ai fini della prevenzione delle malattie respiratorie croniche, che rappresentano, al giorno d’oggi, un problema serio di salute pubblica a livello globale”.

“In letteratura – continuano – vi sono evidenze consistenti di un ruolo negativo del sovrappeso, dell’obesità e dell’aumento ponderale sulla funzione polmonare, come documentato dal rapporto FVC/FEV1”.

L’obiettivo del nuovo studio è stato quello di stimare l’andamento degli outcome legati alla funzione polmonare nel corso dell’età adulta sulla base dei profili di variazione ponderale osservati nel corso di 20 anni.

A tal scopo, sono stati utilizzati i dati provenienti dallo studio di popolazione ECHRS (the European Community Respiratory Health Survey) relativi a 3,673 partecipanti, di età compresa tra i 20 e i 44 anni e reclutati tra il 1991 e il 1993.

I ricercatori hanno effettuato le valutazioni di follow-up tra il 1999 e il 2003, quando i partecipanti alla survey avevano un’età compresa tra i 27 e i 57 anni, e tra il 2010 e il 2014, quando i partecipanti avevano un’età compresa tra i 39 e i 67 anni.

In concomitanza con i tre range temporali sopra indicati, i ricercatori hanno registrato il peso corporeo, la FVC e la FEV1. All’inizio dello studio, il 12% dei partecipanti era sottopeso, il 57% era normopeso, il 24% era sovrappeso e il 6% francemente obeso.

Risultati principali

Durante il follow-up, il 4%b dei partecipanti alla survey ha perso peso, il 34% l’ha mantenuto sostanzialmente immutato, il 53% ha sperimentato un moderato incremento e il 9% un elevato incremento ponderale.

I soggetti normopeso, quelli in sovrappeso e quelli francamente obesi con incremento ponderale di grado moderato-elevato hanno mostrato un incremento significativo del declino di FVC e FEV1 rispetto ai partecipanti che hanno mantenuto sostanzialmente stabile il loro peso corporeo.

I ricercatori hanno anche stimato le differenze di FVC a 25 e a 65 anni in base al profilo di variazione ponderale.

Dai risultati è emerso che, quando si mettevano a confronto i partecipanti normopeso che mantenevano sostanzialmente immutato il loro peso corporeo, quelli in sovrappeso e quelli obesi mostravano valori di FVC inferiori a 65 anni, nonostante avessero livelli stimati iniziali di FVC a 25 anni sostanzialmente sovrapponibili.

Non solo: i ricercatori hanno anche stimato che i partecipanti obesi mostravano livelli di FVC a 25 anni inferiori rispetto ai partecipanti normopeso.

Inoltre, la FVC stimata a 65 anni non differiva in modo statisticamente significativo tra i partecipanti obesi che avevano perso peso nel corso del follow-uo e quelli normopeso che avevano mantenuto immutato il loro peso corporeo nel corso del follow-up.

Riassumendo

Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come il loro studio “…abbia osservato che, nei giovani adulti obesi, la perdita di peso rilevata nel corso del follow-up si associ con un’attenuazione del declino di capacità polmonare”.

“Pertanto – concludono – lo studio suggerisce che gli effetti negativi dell’obesità sulla funzione polmonare possono essere neutralizzati dalla perdita di peso”.

Tra i possibili meccanismi invocati per spiegare l’associazione osservata tra la perdita di peso e la riduzione della funzione polmonare in individui obesi vi è il guadagno ponderale che influenza la meccanica della funzione polmonare, riducendo la possibilità di espansione polmonare e causando un declino dello spazio per l’espansione polmonare mediante processi infiammatori innescati dal tessuto adiposo.