Coronavirus in Italia: oltre 100 casi, le misure del Governo


Coronavirus, oltre 100 i casi accertati in Italia. Ecco tutte le misure adottate dal Governo per contenere l’emergenza epidemiologica

Coronavirus, due morti in Italia

Sono ormai più di 100 i casi di coronavirus accertati in Italia. Il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana ha detto che le persone contagiate nella sola regione lombarda sono al momento 89. A questi, si aggiungono i 18 casi in Veneto, con i primi due contagiati a Venezia registrati questa mattina, in 2 in Emilia Romagna, 1 nel Lazio e 3 in Piemonte. Due le persone decedute finora, l’ultima ieri.

ECCO TUTTE LE MISURE ADOTTATE DAL GOVERNO

Ecco le misure previste dal decreto legge di contrasto alla diffusione del coronavirus, deliberato ieri dal cdm al termine di quasi quattro ore di riunione.

Il testo (Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 (decreto-legge) prevede che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi e’ un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area gia’ interessata dal contagio, le autorita’ competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

Tra le misure sono inclusi, come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attivita’ degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilita’; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attivita’ lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attivita’ commerciale; la possibilita’ che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessita’ sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Il testo introduce inoltre la facolta’, per le autorita’ competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi gia’ elencati.

L’attuazione delle misure di contenimento sara’ disposta con specifici decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri e il Presidente della Regione competente ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui gli eventi riguardino piu’ regioni.

Nei casi di estrema necessita’ ed urgenza, le stesse misure potranno essere adottate dalle autorita’ regionali o locali, ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, fino all’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Ai fini sanzionatori, il decreto stabilisce che il mancato rispetto delle misure di contenimento e’ punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale. Infine, il testo prevede che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicuri l’esecuzione delle misure avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali.

CORONAVIRUS: STOP A GITE ED EVENTI SPORTIVI

Abbiamo adottato un decreto legge contenente misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica. Lo scopo è tutelare il bene della salute degli italiani, il bene che ci sta più a cuore, che sta al primo posto”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa.

Conte aggiunge: “Voglio ringraziare non solo i ministri, manche gli operatori sanitarie le donne e gli uomini della Protezione civile, le autorità sanitarie, il personale delle forze armate e della protezione civile. C’è un filo diretto di confronto e dialogo tra il governo e i territori regionali. Ringrazio i presidenti delle regioni più interessate il presidente Fontana della Lombardia e Zaia del Veneto”.

“Come mai tanti casi in Italia e tutti d’un colpo? Siamo il paese che ha adottato le misure più interdittive, abbiamo effettuato rigorosi controlli che nascondono un lavoro puntiglioso. Questa linea di rigore oggi ci consente di disvelare questi casi di contagi. Quindi l’accuratezza di questi controlli ci spinge a registrare questi numeri. Stiamo effettuando centinaia e centinaia di controlli con cantone”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.

“In Consiglio dei Ministri abbiamo adottato provvedimenti urgenti e straordinari sul Coronavirus. Le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero”. Ne da’ notizia la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Si tratta, aggiunge, di “una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore. Una precauzione che a mio avviso si rende necessaria in questo scenario. Il governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente”.

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“Il ministro Spadafora ha già annunciato la determinazione a sospendere tutte le attivita’ sportive programmate per domani in Veneto e in Lombardia”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.

POSSIBILE SOSPENSIONE PROCEDURE CONCORSUALI E ATTIVITÀ PUBBLICI UFFICI IN AREE FOCOLAIO

Possibile sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Previsione che l’accesso ai servizi pubblici essenziali possa essere condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Sono queste le misure disposte dalla Funzione pubblica in seno al decreto per il contenimento e gestione delle emergenze epidemiologiche a livello nazionale e riferite ai comuni o le aree in cui risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque in cui vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio di virus.

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SPERANZA: CON DL POSSIBILE INTERVENTO ANCHE FUORI DA FOCOLAI DI CORONAVIRUS

“Vogliamo provare a contenere il piu’ possibile il contagio entro territori ristretti. Con le misure di oggi rendiamo possibile un intervento anche fuori da quei territori”. Lo dice il ministro della salute Roberto Speranza.

CONTE: NON FAREMO DELL’ITALIA UN LAZZARETTO, NO A STOP SCHENGEN

“Allo stato non vi sono assolutamente gli estremi per chiedere e ottenere la sospensione del tratto di Schengen sulla libera circolazione delle persone. E’ una misura draconiana ma assolutamente sproporzionata”, dice il premier Giuseppe Conte che spiega di “aver ragionato di confini” anche con il presidente del Friuli Venezia Giulia.

Il confine con il Friuli ha un flusso giornaliero di 27-28 mila persone. In Lombardia il flusso giornaliero e’ di circa 150mila persone”. Il blocco delle frontiere e la limitazione della circolazione “sono misure assolutamente sproporzionate“. Conte aggiunge: “Senza contare l’impatto devastante di tipo economico. Cosa vogliamo fare dell’Italia: un lazzaretto?”