La curva di Hype spiega il successo di Mengoni


Il successo di Marco Mengoni e la curva di Hype: ricercatori del Cnr hanno messo a punto un modello teorico che spiega la popolarità del cantante

Il successo di Marco Mengoni e la curva di Hype: ricercatori del Cnr hanno messo a punto un modello teorico che spiega la popolarità del cantante

Le “curve di Hype” o curve di popolarità sono modelli matematici che descrivono le varie fasi di “successo” di un prodotto commerciale o di una nuova tecnologia introdotta sul mercato in funzione del tempo. Si tratta di grafici che descrivono l’andamento del gradimento commerciale di un nuovo ritrovato: dall’entusiasmo iniziale, che porta la curva a crescere al massimo della popolarità, fino all’inizio della parabola discendente e al raggiungimento di un equilibrio esteso nel tempo, segno che il prodotto o la tecnologia in questione hanno raggiunto la maturità e la loro posizione stabile nel mercato.

In ambito artistico, questo approccio può descrivere efficacemente le varie fasi che caratterizzano la carriera di un artista, come spiega Ruggero Vaglio dell’Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi (Spin) del Cnr, che ha sviluppato, assieme al collega Marco Campani, un modello teorico basato sulle Hype curves”

“Il modello può essere applicato tanto a una nuova tecnologia o ambito scientifico quanto a una relazione di coppia o a un artista”, spiega Vaglio. “Naturalmente, mentre se si tratta di una tecnologia misureremo, ad esempio, il numero di brevetti depositati o ancora, per la scienza, il numero di articoli scritti su un determinato argomento se si parla di cantanti l’indicatore di successo può essere il numero di visualizzazioni su You Tube”.

Nel campo musicale, l’effetto di amplificazione tipico dei social network rende il processo ancora più veloce. “Prendiamo il caso di un cantante che pubblica un video su una piattaforma social. All’inizio, l’esibizione assume caratteristiche virali, così che il numero di visualizzazioni cresce esponenzialmente”, prosegue il ricercatore. “Dopo un certo tempo, il bacino si satura, le visualizzazioni prima diminuiscono, poi vanno rapidamente a zero. È il classico picco descritto dall’equazione matematica di Verhulst, utilizzata da oltre un secolo per descrivere la crescita delle popolazioni umane o animali”.

Dopo il “picco”, per un artista arriva il momento più difficile: sfruttare il successo per consolidare la sua popolarità, oppure cadere rapidamente nell’oblio. “La parabola di un artista conosciuto e amato come Marco Mengoni, vincitore di Sanremo 2013, esemplifica il processo molto chiaramente: lanciato nel 2009 da X-Factor, al culmine della popolarità è riuscito a costruirsi un suo pubblico in grado di apprezzarlo al di là della scia di successo del talent: è scattata, cioè, la fase del consolidamento che dura ancora oggi”, spiega Vaglio “Questo processo viene descritto matematicamente da una curva che, partendo con un certo tempo di ritardo, integra il picco virale. Chiaramente, solo una parte di quanti hanno seguito l’artista nella fase virale continuerà a scaricare i suoi brani o a comprare i dischi o ad andare ai concerti, ma lo farà con stabilità e continuità nel tempo. Molti altri artisti che negli stessi anni hanno avuto, nel primo stadio, un picco di successo simile non sono riusciti ad arrivare alla fase del consolidamento, e la loro carriera inevitabilmente si è esaurita, almeno a livello del grande pubblico”.