Dermatite atopica nei bimbi associata depressione materna


La depressione materna associata in misura significativa allo sviluppo di dermatite atopica nella prole, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Dermatitis

La depressione materna associata in misura significativa allo sviluppo di dermatite atopica nella prole, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Dermatitis

La depressione postpartum e la depressione materna sarebbero associate in misura significativa allo sviluppo di dermatite atopica nella prole, secondo quanto emerso da uno studio di coorte prospettico pubblicato sulla rivista Dermatitis.

«La dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica della pelle associata a notevoli oneri e sintomi di salute mentale» hanno scritto gli autori. «Abbiamo cercato di determinare l’associazione della depressione materna nel periodo postpartum e della depressione materna e paterna nella tarda infanzia con la prevalenza e la persistenza della dermatite atopica nei bambini statunitensi».

I ricercatori hanno utilizzato i dati del Fragile Families and Child Wellbeing Study, uno studio prospettico che ha coinvolto quasi 5000 donne e bambini nati in 20 grandi città degli Stati Uniti. L’anamnesi di dermatite atopica era legata al fatto che il bambino avesse avuto eczema o allergie cutanee negli ultimi 12 mesi, una storia di asma dipendeva dalla diagnosi di un professionista della salute, il disturbo del sonno è stato valutato in base al fatto che il bambino avesse difficoltà a dormire ed è stata considerata una storia di depressione postpartum e di depressione materna o paterna se uno dei genitori dichiarava di essersi sentito triste, malinconico o depresso per più di 2 settimane di fila negli ultimi 12 mesi.

«Per testare l’associazione tra depressione postpartum e dermatite atopica infantile sono stati costruiti modelli di regressione logistica binaria a due o più variabili, con una storia di 1 anno di dermatite atopica come variabile dipendente, e la depressione materna postpartum come variabile indipendente», ha riportato Costner McKenzie del dipartimento di dermatologia presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine.

Depressione materna associata a dermatite atopica nella prole
La dermatite atopica infantile a qualsiasi età era associata alla razza/etnia ma non a sesso, reddito familiare o livello di istruzione materno. La prevalenza della malattia è stata rilevata all’età di 5 anni (14,8%), 9 anni (15,1%) e 15 anni (14,2%).

L’anamnesi di depressione postpartum è stata associata sia alla dermatite atopica nell’infanzia (odds ratio aggiustato, aOR, 1,32) e in particolare a 5 anni (aOR 1,34) e 9 anni (aOR 1,37). La depressione postpartum era associata a dermatite atopica più persistente (presente a 2 anni: aOR 1,58, e a 3 anni: aOR 1,73).

La depressione materna negli ultimi 12 mesi è stata associata a probabilità significativamente più elevate di insorgenza della condizione cutanea nei bambini all’età di 5 anni (aOR 1,54), 9 anni (aOR 1,36) e 15 anni (aOR 1,43). Non sono invece state rilevate associazioni significative tra una storia di depressione paterna e la malattia cutanea nel bambino.

«Abbiamo scoperto che le madri con depressione nel periodo postpartum o oltre avevano maggiori probabilità di avere figli con dermatite atopica», ha commentato il coautore dello studio Jonathan Silverberg del dipartimento di dermatologia presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences. «I loro bambini avevano anche maggiori probabilità di avere dermatite atopica persistente, aumento dei disturbi del sonno e tassi più elevati di asma».

«I risultati sono clinicamente rilevanti perché suggeriscono che gli interventi che riducono la depressione postpartum nelle madri possono aiutare a prevenire o controllare la dermatite atopica dei loro figli», ha concluso Silverberg.

Sulla base degli esiti dello studio, per gli autori sarebbe opportuno condurre ulteriori indagini che aiutino a identificare metodi di screening e interventi in grado di ridurre il rischio di dermatite atopica nei figli di madri che soffrono di depressione.