I domini nazionali “.it” hanno una nuova casa


All’Area della Ricerca di Pisa del Cnr inaugurata la nuova casa degli oltre 3 milioni di domini nazionali “.it”

All’Area della Ricerca di Pisa del Cnr inaugurata la nuova casa degli oltre 3 milioni di domini nazionali ".it"

Presso l’Area della Ricerca di Pisa del Cnr, si è inaugurata la “casa” del Registro “.it”, l’anagrafe digitale degli oltre 3 milioni di domini nazionali gestita dall’Istituto di informatica e telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iit-Cnr). Il progetto è stato autofinanziato dall’Iit-Cnr per circa cinque milioni di euro, e si pone come punto di riferimento dell’edilizia sostenibile pubblica, grazie alla particolare tecnica costruttiva in legno (X-Lam), all’utilizzo di tecnologie domotiche, alla riduzione del consumo di suolo, all’efficienza energetica, al benessere termo-igrometrico creato, a fonti solari fotovoltaiche e termiche. A tutto ciò, si aggiungano un sofisticato apparato di monitoraggio della CO2 ed il controllo delle fonti di illuminazione naturale ed artificiale tale da garantire anche un elevato confort visivo con il contributo di sistemi oscuranti modulari.

Materiali e tecniche costruttive

La scelta del materiale di costruzione, abete rosso europeo certificato, e delle tecniche di realizzazione hanno perseguito i principi della certificazione “Arca” che assicurano durabilità, sicurezza contro terremoti ed incendi,  risparmio energetico, sostenibilità dei materiali e salubrità dell’edificio, con un aumento di circa il 6% della superficie calpestabile rispetto a un sistema costruttivo tradizionale. Prove sperimentali di comportamento al fuoco dei materiali utilizzati, sono state condotte dall’Istituto Ivalsa-Cnr di San Michele all’Adige. Le stratigrafie delle pareti e della copertura prevedono l’impiego esclusivo di materiale isolante in fibra di legno, realizzato con materia prima composta dal 96% da legname riciclato.

Tali scelte hanno permesso il raggiungimento della classificazione di “Edificio ad Energia Quasi Zero” cioè una struttura ad altissima prestazione energetica. Anche per queste caratteristiche, la sopraelevazione realizzata dalla impresa Ri.el.co di Rieti, ha ricevuto il “Premio sviluppo sostenibile 2018”, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile e da Ecomondo.

Climatizzazione

L’impianto di climatizzazione è a “tutt’aria”, con tre centrali posizionate in modo da ridurre al minimo il trasporto del fluido termovettore. Le centrali sono ottimizzate per contenere i consumi energetici, grazie a un recuperatore di calore ad alta efficienza, alla strategia di free cooling invernale e ai ventilatori ad elevata efficienza a controllo elettronico. Inoltre, un sofisticato apparato di monitoraggio della CO2, prima installazione in Italia, consente di modulare la quantità d’aria effettivamente necessaria in funzione del numero di persone presenti negli ambienti, garantendo un notevole risparmio energetico. Gli ambienti interni sono dotati di tendaggi che si regolano in base all’irraggiamento solare e di sistemi sensoristici che accendono, spengono e regolano l’intensità luminosa in automatico in base alla presenza di persone all’interno dell’ufficio. La climatizzazione beneficia della tecnologia A.DE.CO. (Ambienti a Decontaminazione Controllata) per la sanificazione dell’aria, installata all’interno delle macchine dell’impianto dell’aria.

Sicurezza del cantiere

Anche la sicurezza in cantiere ha seguito un processo innovativo ideato dall’Area della ricerca di Pisa, trovando il pieno sostegno di Inail Direzione Toscana con il supporto dell’Università di Firenze, e si è basato su un approccio prevenzionale preparando il lavoratore alla missione del giorno dopo, con l’ausilio della  realtà aumentata e virtuale.

I commenti

Il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, ha commentato: “Il Registro.It è esempio di come la ricerca possa diventare tecnologia, e quindi creare occupazione e ricchezza. Grazie alla sua attività si finanziano borse di studi, progetti di ricerca e sedi con nuovi scenari ed orizzonti per la ricerca. Ma ciò non basta. E’ necessaria la sburocratizzazione della ricerca. Un ricercatore che necessita di un laser non può ottenerlo seguendo le attuali regole burocratiche. Non sta acquistando del semplice materiale di cancelleria”.

Marco Conti responsabile del Registro .it e direttore dell’Iit-Cnr ha dichiarato: “Finalmente il Registro .it ha la sua “casa”: una sede tecnologicamente avanzata ed eco sostenibile adeguata a ospitare uno degli snodi nevralgici dell’Internet italiana. La presenza del nostro Paese in rete è garantita dall’attività del Registro “.it” fin dal 1987, l’anno in cui questo servizio è nato ed è stato affidato al Cnr di Pisa. È importante quindi, per il Cnr e per tutta la città, vedere questa presenza consolidata e rappresentata da questa nuova struttura. Inoltre, con questo ampliamento, l’Istituto di Informatica guadagna una importante disponibilità di spazi che verranno impiegati per crescere ancora ed affrontare le nuove sfide della ricerca e disegnare, sempre a Pisa e sempre al Cnr, l’Internet del futuro”.

L’ing. Ottavio Zirilli responsabile dell’Area di Pisa del Cnr, ideatore, progettista e direttore della realizzazione dell’opera in sopraelevazione ed esecutore del progetto, dice: “Il concept ispiratore l’intera operazione, è stato quello di superare gli attuali standard costruttivi incardinandosi sui principi dell’edilizia sostenibile in ogni aspetto realizzativo. Con questo progetto abbiamo vinto più sfide: migliorare la vivibilità dell’ambiente di lavoro, rappresentare un nuovo approccio nel ripensare la città e rigenerare il paesaggio urbano, a partire dal recupero e riqualificazione ambientale ed estetica del costruito”.

Michele Conti, sindaco di Pisa, ha dichiarato: “Ringrazio il Consiglio Nazionale delle Ricerche per continuare ad investire e dare lustro a Pisa con i suoi ricercatori che portano avanti il progresso scientifico, tecnologico, economico e sociale restando sempre attenti alle tematiche ambientali. Nella nostra città abbiamo una concentrazione di saperi, luoghi di ricerca e capitale umano di altissimo livello che consente grandi imprese e ci dà la possibilità di far crescere il nostro territorio in qualità e innovazione. Anche in quest’ottica abbiamo deciso di partecipare al bando per Capitale della Cultura 2021, un’occasione che ci dà la spinta per lavorare tutti insieme con l’obiettivo di creare le condizioni per una vera condivisione di conoscenza e di cultura”.