Darwin Day: Bologna celebra il padre della teoria dell’evoluzione


Per celebrare il Darwin Day di oggi all’Università di Bologna incontri ed eventi tra dinosauri, piante e orsi per celebrare il padre della teoria dell’evoluzione

Per celebrare il Darwin Day di oggi all'Università di Bologna incontri ed eventi tra dinosauri, piante e orsi per celebrare il padre della teoria dell'evoluzione

Un mese di appuntamenti all’Alma Mater per celebrare Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione. Se il Darwin Day cade il 12 febbraio, l’Università di Bologna è partita in anticipo e mette sul piatto un lungo elenco di lezioni e incontri aperti a tutti per celebrare l’anniversario della nascita del celebre studioso inglese. L’obiettivo è quello di scoprire i tanti volti dell’evoluzione, dai dinosauri fino alle piante passando per orsi e ungulati, e per ripercorrere lo storico viaggio intorno al mondo che Darwin affrontò sul brigantino Beagle tra il 1831 al 1836.

Per celebrare il vero e proprio Darwin Day, mercoledì 12 febbraio, l’appuntamento è invece nello Spazio Cultura al Cubo (ore 20,30), dove andrà in scena “Evoluti-per-caso: Il viaggio di Darwin”. Patrizio Roversi, Telmo Pievani e Guido Barbujani, insieme a docenti e ricercatori dell’Università di Bologna e a rappresentanti del Cefa, ripercorreranno il viaggio di Darwin, replicato nel 2006 dai velisti-per-caso Patrizio Roversi e Syusy Blady a bordo della barca Adriatica. Una serata per parlare non solo di evoluzione ma anche dell’impatto dell’uomo sulla natura e di protezione dell’ambiente.

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Giovedì 13 ancora incontri nell’Aula Ghigi dell’Alma Mater (dalle 15 alle 18), dedicati questa volta all’evoluzione dei grandi vertebrati, in particolare dell’orso bruno in Italia (con Andrea Mustoni, Paolo Ciucci e Giorgio Bertorelle). Il giovedì successivo, 20 febbraio (ore 16), all’Accademia delle Scienze, spazio alla storia di Darwin e del darwinismo: una nuova teoria che rivoluzionò il mondo della scienza (con Alessandro Minelli, Giovanni Cristofolini e Giancarlo Marconi).

Mercoledì 26 febbraio (dalle 14,30 alle 17,30) appuntamento invece all’Opificio Golinelli per parlare di evoluzione biologica ed evoluzione culturale insieme a Giuliano Pancaldi: un Darwin sconosciuto tra biologia, cultura e nuove tecnologie a partire da alcune riflessioni che lo scienziato inglese affidò perlopiù ai suoi appunti privati e che non sono ancora state studiate a fondo. Giovedì 27, invece, si torna nell’Aula Ghigi dell’Alma Mater (dalle 17,30 alle 19) insieme a Sandro Lovari per parlare ancora di evoluzione dei grandi vertebrati, ma in questo caso con un focus sugli ungulati di montagna e gli impatti del cambiamento climatico.

A chiudere la rassegna, infine, appuntamento all’Opificio Golinelli giovedì 5 marzo, con laboratori e workshop per studenti e professori delle scuole superiori, ma anche una serie interventi aperti a tutti (di Paolo Trost, Giorgio Vallortigara e Maria Teresa Vizzari) sul rapporto tra evoluzione e intelligenza.

Il Darwin Day 2020 è organizzato dal dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Bologna, il Sistema museale di Ateneo dell’Università di Bologna, l’Unione bolognese naturalisti e l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, con la collaborazione di Cubo, Cefa e Fondazione Golinelli, e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Società italiana di Biologia evoluzionistica.