Il Jobs Act vìola la Carta sociale europea


Lavoro, vittoria della Cgil: il Jobs Act viola la Carta sociale europea. Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali accoglie il reclamo del sindacato

Lavoro, vittoria della Cgil: il Jobs Act viola la Carta sociale europea

“Dal Comitato Europeo dei Diritti Sociali arriva una buona notizia che rappresenta una vittoria della Cgil: l’Italia, con il Jobs Act, viola il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a ricevere un ‘congruo indennizzo o altra adeguata riparazione’ in caso di licenziamento illegittimo, così come sancito dalla Carta sociale europea”. È quanto fa sapere, in una nota, la Cgil nazionale a seguito della decisione del Comitato in merito al reclamo collettivo presentato nel 2017 dalla Cgil, con il sostegno della Confederazione Europea dei Sindacati.

“Il CEDS – si legge nella nota come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) – ha accolto tutte le contestazioni espresse dalla Cgil e ha riconosciuto che il decreto legislativo n. 23/2015 è in contrasto con l’art. 24 della Carta sociale europea che sancisce il diritto alla reintegra per ogni lavoratore ingiustamente licenziato, oppure, se questa non è concretamente praticabile, un risarcimento commisurato al danno subito, senza ‘tetti’ di legge”.

“Il monito arrivato da Strasburgo – prosegue la Confederazione – è netto e ineludibile, smentisce l’impianto teorico del Jobs Act. Ora va ripensata la disciplina del licenziamento non domandandosi quale sia il regime più favorevole per le imprese, ma quali siano le tutele più adeguate per i lavoratori e le lavoratrici”.

“La via da seguire – conclude – esiste già: il ripristino e l’allargamento dell’articolo 18, come da noi sostenuto nel progetto di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti universali del lavoro’, tuttora pendente in Parlamento”.