Preservativi, il Ministero vuole pubblicità più semplice


Preservativi, il vice-ministro alla Salute Sileri: “Utile favorire la pubblicità togliendo l’obbligo di autorizzazione ministeriale”

Preservativi, il vice-ministro alla Salute Sileri: “Utile favorire la pubblicità togliendo l’obbligo di autorizzazione ministeriale”

“La pubblicità dei preservativi viene regolarmente autorizzata dal ministero della Salute e in tutti i messaggi pubblicitari approvati viene imposto di riportare la frase ‘Conferiscono protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili. Leggere attentamente le avvertenze e le istruzioni d’uso’”. A chiarirlo, questa mattina in commissione Affari sociali alla Camera, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri nella risposta a due interrogazioni parlamentari sulla stessa questione.

“La pubblicità dei preservativi, al pari di tutti i dispositivi medici che non sono venduti su prescrizione medica, o impiegati con l’assistenza di personale sanitario, possono essere pubblicizzati in base all’articolo 21 del decreto legislativo 46/1997, previa autorizzazione del ministero della Salute, sentito il parere di una apposita commissione di esperti” ha specificato Sileri. “Considerando anche il comma 2-ter dello stesso articolo, secondo cui con decreto ministeriale vengono identificate le fattispecie che non necessitano di autorizzazione – ha annunciato il viceministro -, appare utile un’esenzione da tale obbligo per i preservativi, proprio perché favorirne la comunicazione pubblicitaria promuoverebbe una maggiore consapevolezza dei destinatari del messaggio pubblicitario maggiormente informati sull’importanza della prevenzione e supporterebbe maggiormente l’azione di contrasto alle infezioni sessualmContro l’Aids la Tanzania acquista 30 milioni di preservativi. Il Governo ha deciso di intervenire dopo la riduzione di scorte in alberghi, ostelli e altri luoghi turisticiente trasmesse portata avanti dalle istituzioni. Inoltre, il Servizio sanitario nazionale – ha spiegato Sileri come si legge in una nota del Ministero della Salute – si avvarrebbe di una considerevole diminuzione dei costi legati alle infezioni sessualmente trasmesse e il sistema italiano, almeno per i preservativi, sarebbe pienamente allineato agli altri Paesi dell’Ue”.

Di seguito i link alle interrogazioni

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5-03184&ramo=C&leg=18

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5-03185&ramo=C&leg=18