Terapia con statine efficace e sicura anche per gli anziani


Problemi cardiovascolari: statine efficaci e sicure a qualsiasi età, anche nel paziente anziano. Lo rivela Uno studio pubblicato su “Lancet”

L'uso di statine porta a una riduzione del rischio di mortalità e di ictus cerebrale nei pazienti affetti da demenza: lo dimostra una nuova ricerca

Se la terapia con statine ha ampiamente dimostrato di ridurre i principali eventi vascolari e la mortalità cardiovascolare in una vasta gamma di individui, finora vi è stata incertezza circa l’efficacia e la sicurezza di questo trattamento nelle persone anziane. Uno studio, pubblicato su “Lancet”, colma questa lacuna, dimostrando che la terapia con statine produce riduzioni significative dei principali eventi vascolari indipendentemente dall’età.

È il risultato di una meta-analisi di 28 studi randomizzati controllati (RCT) su dati individuali dei partecipanti, condotta dalla “Cholesterol Treatment Trialists’ Collaboration” guidata da Jane Armitage, docente di Trial Clinici ed Epidemiologia presso l’Università di Oxford.

Perché non si erano ottenuti in precedenza dati certi?
Prima della nostra meta-analisi, spiegano gli autori, le prove disponibili dagli RCT sugli effetti della terapia con statine nelle persone anziane erano state riassunte solo in meta-analisi di dati aggregati da rapporti pubblicati.

Come controprova, gli autori citano il fatto di avere preliminarmente effettuato una ricerca su MEDLINE, Embase e PubMed di studi in lingua inglese pubblicati tra il 1° gennaio 1996 e il 31 dicembre 2017, utilizzando i termini di ricerca “statins AND HMG CoA Reductase Inhibitors ” e “Elderly OR Aged”, avendo trovato 14 meta-analisi con valutazioni contraddittorie di efficacia nelle persone anziane (generalmente definite come di età > 65 anni).

«A causa della mancanza di accesso ai dati dei singoli partecipanti, nessuna di queste precedenti meta-analisi è stata in grado di esaminare gli effetti delle statine in particolari gruppi di età più avanzata (per es.> 75 anni) in prevenzione primaria e secondaria» osservano.

Il valore aggiunto dell’analisi dei dati dei singoli partecipanti ai trial
In questo caso, per confrontare gli effetti della terapia con statine a età diverse, i ricercatori hanno intrapreso una meta-analisi dei dati di tutti i grandi studi sulle statine con una metodologia diversa. «Gli RCT riguardanti la terapia con statine erano ammissibili se miravano a reclutare almeno 1.000 partecipanti con una durata di trattamento programmata di almeno 2 anni» spiegano.

L’aspetto fondamentale è stato che gli autori hanno analizzato i dati dei singoli partecipanti di 22 studi (n = 134.537) e i dati di sintesi dettagliati di uno studio (n = 12.705) della terapia con statine rispetto al controllo, oltre ai dati dei singoli partecipanti di cinque studi con terapia con statine più intensiva rispetto a una terapia meno intensiva (n = 39 612), per un totale di 186.854 partecipanti.

I partecipanti sono stati suddivisi in sei fasce di età (55 anni o meno, 56-60 anni, 61-65 anni, 66-70 anni, 71-75 anni e oltre 75 anni) e sono stati stimati gli effetti su principali eventi vascolari (per es. principali eventi coronarici, ictus e rivascolarizzazioni coronariche), mortalità specifica per causa e incidenza del cancro come rapporto percentuale (RR) per riduzione di 1,0 mmol/L di colesterolo-LDL.

Quindi, proseguono Armitage e collaboratori, «abbiamo confrontato le riduzioni proporzionali di rischio in diversi sottogruppi di età mediante l’uso di test del χ2 standard per l’eterogeneità in presenza di due gruppi o il trend in presenza di più di due gruppi».

Eventi coronarici ridotti del 24% per ogni riduzione di 1,0 mmol/L di LDL-C
«Le fasce di età più anziane sono state rappresentate in modo non proporzionato negli studi sull’insufficienza cardiaca e sulla dialisi (che non hanno mostrato un beneficio complessivo dalla terapia con statine), e l’esclusione di tali studi ha attenuato una tendenza apparente con l’aumentare dell’età verso una minore riduzione del rischio relativo di eventi vascolari ed esiti di mortalità» premettono i ricercatori.

In base a questa meta-analisi, durante i 4-9 anni di follow-up gli eventi vascolari maggiori sono stati significativamente ridotti dalla terapia con statine in tutte le fasce di età di circa un quinto per riduzione di 1,0 mmol/L di colesterolo-LDL, considerando anche i 14.483 partecipanti (8% del totale) che avevano più di 75 anni al momento della randomizzazione. Sebbene le riduzioni proporzionali negli eventi vascolari maggiori siano leggermente diminuite con l’età, questa tendenza non era statisticamente significativa (p trend = 0,06).

Complessivamente, le statine o la terapia più intensiva hanno prodotto una riduzione proporzionale del 24% (RR 0,76, IC al 95% 0,73–0,79) degli eventi coronarici maggiori per riduzioni di 1,0 mmol/L del colesterolo LDL e, con l’aumentare dell’età, si è osservata una tendenza verso minori riduzioni proporzionali del rischio nei principali eventi coronarici (p trend = 0,009).

«Abbiamo osservato una riduzione proporzionale del 25% (RR 0,75, IC al 95% 0,73–0,78) del rischio di procedure di rivascolarizzazione coronarica con terapia con statine o di un regime più intenso di statine per riduzione di 1,0 mmol/L di colesterolo LDL, che non differiva significativamente tra i gruppi di età» aggiungono gli autori. Allo stesso modo, le riduzioni proporzionali dell’ictus di qualsiasi tipo (RR 0,84, IC al 95% 0,80–0,89) non differivano significativamente tra i gruppi di età.

Qualche dubbio residuo in prevenzione primaria negli over 75
Si è vista anche un’efficacia significativa indipendentemente dall’età tra i partecipanti con una precedente malattia vascolare, mentre vi era una debole tendenza verso minori riduzioni del rischio relativo con l’aumentare dell’età nel contesto della prevenzione primaria, «sebbene ci fossero troppo pochi partecipanti più anziani per una valutazione affidabile solo in quel gruppo» sottolineano i ricercatori.

Nonostante le preoccupazioni precedenti, aggiungono, non abbiamo riscontrato effetti avversi in qualsiasi fascia d’età sulla mortalità non vascolare, sulla morte per cancro o sull’incidenza del cancro causati dalla terapia con statine.

In conclusione, scrivono gli autori, «le statine hanno ridotto gli eventi vascolari indipendentemente dall’età, anche nelle persone di età superiore ai 75 anni. Nell’ambito della prevenzione primaria, tra le persone di età superiore ai 75 anni, ci sono meno prove degli effetti della terapia con statine. Studi in corso stanno indagando direttamente su questo gruppo».