Sagre di qualità delle Pro Loco premiate al Senato


Un riconoscimento per 28 sagre di qualità individuate dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia: il Senato ha assegnato uno speciale marchio

Un riconoscimento per 28 sagre di qualità individuate dall'Unione nazionale Pro Loco d'Italia: il Senato ha assegnato uno speciale marchio

Un riconoscimento per 28 sagre di qualità individuate dall’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, un marchio di qualità assegnato al Senato agli eventi che punteggiano il territorio, sempre più protagonisti delle vacanze del tempo libero degli italiani. Eventi, le sagre, che danno lustro e notorietà a territori spesso trascurati costruendo anche economie legate ai prodotti e alle tipicità locali, rompendo l’isolamento di mole aree del Paese. La cerimonia nella Sala Koch di Palazzo Madama alla presenza del Senatore Questore Antonio De Poli.

Il riconoscimento, spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), è alla sua seconda edizione: nella prima (2018) assegnati 21 riconoscimenti, ora si si arriva a 49 appuntamenti di qualità sul territorio ‘certificati’ dall’Unione nazionale Pro loco d’Italia.

I premiati vanno da nord a sud, dalla ‘A’ di Abruzzo alla ‘V’ di Veneto. I prodotti e le tipicità valorizzati vanno dall’uva Montonico alla Porchetta di Campli, dal carciofo bianco di Auletta alla Cotoletta Mirabellese, senza trascurare le castagne di Canepina o il Panigaccio di Podenzana. Oggi al Senato si riconosce l’impegno di “28 pro loco e 12 regioni interessate”, spiega De Poli nel suo intervento di apertura del convegno. Le Pro Loco nel 2018 hanno organizzato complessivamente 110mila eventi (rievocazioni, fiere, mostre, sagre, eventi culturali, manifestazioni, eccetera) ai quali hanno partecipato “88 milioni di visitatori: pensate cosa possa significare una cosa del genere- prosegue De Poli- Sono dati fondamentali ma non si conoscono, e attraverso voi invece dobbiamo farli conoscere, per far capire la potenzialità e cosa significa oggi il volontariato delle Pro loco”.

Risultati frutto dell’attività di “600mila volontari”, dei quali 330mila attivi, “impegnati per oltre 25 milioni di ore”, prosegue De Poli. Dei 110mila eventi, 20mila sono solo sagre e fiere: per realizzarle le Pro Loco hanno sostenuto “una spesa complessiva di 700 milioni di euro che ha prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro”, ricorda il senatore, un impegno dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati con “l’80% degli italiani ha partecipato almeno una volta a uno dei vostri eventi- ricorda De Poli- chi può vantare questo fiore all’occhiello in altri settori?”.

“Oggi premiamo le Sagre di qualità delle Pro loco d’Italia, le pro loco sono associazioni di volontariato che lavorano per far conoscere le qualità dei nostri territori”, spiega a margine il Senatore Questore Antonio De Poli, “prodotti enogastronomici ma anche tutta una serie di manifestazioni, di turismo sociale e territoriale”, iniziative con le quali le Pro loco “fanno conoscere le bellezze del nostro territorio che sono migliaia e spesso non conosciute“. Oggi “riconosciamo la Sagra, quella di qualità- dice De Poli- con tutti prodotti importanti del nostro territorio che non conosciamo ma fanno parte della nostra storia e della nostra tradizione”.

Questo è “un aspetto importante- prosegue- ma dall’altro c’è il mondo del volontariato che fa conoscere le bellezze dei nostri territori, un turismo sociale di secondo livello oggi importantissimo e fondamentale”. E che il Senato, “la seconda grande istituzione d’Italia, apra le sue porte al territorio”, prosegue, “vuol essere un segnale che si parte del basso, dal principio di sussidiarietà, portando a conoscenza e riconoscendo il lavoro del mondo del volontariato”, conclude il senatore questore.

Ma come si sceglie, e premia, la sagra di qualità? “I criteri di scelta vengono decisi e applicati da una commissione nazionale e da ispettori che vanno in ogni sagra, per una prevalutazione”, spiega Antonino La Spina, presidente Unione nazionale Pro loco d’Italia. “Ogni sagra deve rappresentare un prodotto tipico del territorio, un piatto tipico che sia riconoscibile per la storicità e per la tradizione”, prosegue La Spina, “gli ispettori verificano sul posto i parametri fondamentali: che il prodotto sia davvero a chilometro zero, dell’area provinciale, che tutta l’organizzazione sia adeguata con sistemi di sicurezza, sia alimentare che no, la pulizia, l’ordine, la qualità del luogo dove si tiene la sagra, la gestione dei rifiuti e l’uso di materiali ecosostenibili”. Certo, “si considera “anche la rilevanza numerica” dell’eventi, ma “i criteri in tutto sono 60, c’è anche la storicità della sagra, che deve esistere da almeno 5 anni“, spiega La Spina, “nel tempo andremo a valutare ancora meglio, ogni anno rivediamo i criteri e le sagre vengono rivalutate, e in futuro arriverà anche l’attribuzione delle stelle per chi ha qualcosa in più”.

E poi, ‘no’ alle sagre ‘fasulle’, come quelle ‘della birra’ o ‘della pizza’, che spesso servono solo ad attirare turisti con fini speculativi. “Quelle no, assolutamente- sottolinea il presidente dell’Unione delle Pro loco, “il primo punto preso in esame, il primo riferimento, è il prodotto tipico locale, che sia anche certificato. Poi c’è l’aspetto della tradizione, un piatto che abbia una sua rilevanza e una sua presenza nel tempo”, perché “se la sagra utilizza un prodotto che poi non ritrovo sul territorio allora non serve a nulla, il suo scopo è valorizzare” il prodotto e i produttori, e infatti “tra i criteri” dell’assegnazione del marchio di qualità “c’è anche la presenza di un mercatino”. Il vaglio è comunque severo: “ogni anno organizziamo circa 32mila sagre, in Italia, e ad oggi ne abbiamo riconosciute 60– conclude La Spina- stiamo andando piano, volutamente, per fare un lavoro meticoloso”.

Ecco la lista delle sagre che hanno ricevuto il marchio di qualità dell’Unione nazionale Pro loco italiane:

1. Auletta (SA) – X Festival Del Carciofo Bianco

2. Bisenti (TE) – Revival Uva e Vino Montonico

3. Buttrio (UD) – 87^ Fiera Regionale Dei Vini

4. Campli (TE) – Sagra della Porchetta Italica di Campli

5. Campora S.G. (CS) – Festival della cipolla rossa di Calabria

6. Canepina (VT) – Giornate delle castagne

7. Casarsa della Delizia (PN) – Sagra del Vino

8. Casteldidone (CR) – Sagra del Marubino

9. Castro (BG) – Sagra del Casoncello

10. Chambave (AO) – Festa Dell’uva

11. Civita di Oricola (AQ) – Sagra degli gnocchi

12. Cologna Veneta (VR) – Festa Del Mandorlato

13. Colognola ai Colli (VR) – Sagra dei Bisi

14. Fiamignano (RI) – Sagra delle Lenticchie di Rascino

15. Furci Siculo (ME) – Festa del mare

16. Golfo Aranci (OT) – Sagra del Pesce

17. Mirabello (FE) – Sagra della Cotoletta Mirabellese

18. Monserrato (CA) – Sa Fest’e Sa binnenna

19. Montecorvino Rovella (SA) – Sagra della Braciola

20. Montelupone (MC) – Sagra del Carciofo di Montelupone

21. Montepagano (TE) – Mostra Regionale dei Vini Tipici

22. Podenzana (MS) – Sagra del Panigaccio di Podenzana

23. Quaglietta (AV) – Sagra dello Zenzifero di Quaglietta

24. Samassi (SU) – 32^ Sagra del Carciofo

25. San Gregorio Magno (SA) – Baccanalia

26. Tavagnacco (UD) – 83^ Festa degli Asparagi

27. Villanova (UD) – Sagre di Vilegnove

28. Villa Di Tirano (SO) – Sagra della Mela e dell’uva