Binge drinking aumenta il rischio di ictus e infarti


Il fenomeno del binge drinking sempre più diffuso tra i giovani ma i medici lanciano l’allarme: aumenta il rischio di ictus e infarti

Il fenomeno del binge drinking sempre più diffuso tra i giovani ma i medici lanciano l'allarme: aumenta il rischio di ictus e infarti

L’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno in continua crescita. I medici raccomandano il divieto di assunzione di alcol almeno fino ai 18 anni, perché soltanto a partire da questa età l’organismo è in grado di metabolizzarlo in modo corretto.

Un fenomeno tristemente famoso, che riguarda specialmente i ragazzi tra i 18 e i 24 anni, è il binge drinking, letteralmente ‘un’abbuffata di alcol’ e cioè l’assunzione in un’unica occasione e in breve tempo, di almeno 6 unità alcoliche (Ua = 12 grammi di alcol puro) di una qualsiasi bevanda alcolica (definizione dell’Osservatore nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità).

Non è importante, quindi, il tipo di sostanza che viene ingerita, lo scopo principale è l’ubriacatura immediata che provoca la perdita di controllo. Questa assunzione di alcol repentina e abbondante avviene in situazioni sociali come feste e luoghi di ritrovamento collettivo per divertirsi e sballarsi soprattutto nel fine settimana. La ragione principale come spiega l’agenzia Dire (www.dire.it), è riconducibile alla falsa credenza, molto diffusa, che l’alcol facilita le relazioni sociali perché genera piacere, euforia e disinibizione. In realtà, il consumo dell’alcol abbassa la percezione del rischio e favorisce i comportamenti senza controllo. Oltre ad aumentare il rischio di ictus e infarti, il binge drinking è considerato uno dei più grandi problemi di salute al giorno d’oggi, in quanto produce alterazioni a livello neurologico, cardiaco, gastrointestinale, ematico, immunitario, endocrino e muscolo-scheletrico, al pari degli altri fattori di rischio per la salute mentale (Ordine degli Psicologi del Lazio).

La percentuale di ‘binge drinkers’ di sesso maschile, dati del ministero della Salute, è statisticamente superiore al sesso femminile in ogni classe di età ad eccezione degli adolescenti, (11-15 anni), ossia quella fascia di popolazione per la quale la percentuale dovrebbe essere zero a causa del divieto per legge della vendita e somministrazione di bevande alcoliche al di sotto della maggiore età, infatti in Italia con la Legge 8 novembre 2012 numero 189 vige il divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni.