Lavoro: Steelcoop Valdarno scrive a Mattarella


Steelcoop Valdarno scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: i soci della cooperativa costituita da nove ex lavoratori Bekaert hanno inviato una lettera al Quirinale per manifestare la propria apprensione per il futuro

Steelcoop Valdarno scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: i soci della cooperativa costituita da nove ex lavoratori Bekaert hanno inviato una lettera al Quirinale per manifestare la propria apprensione per il futuro

I nove soci fondatori della cooperativa Steelcoop Valdarno, costituita lo scorso dicembre, hanno scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per manifestare la propria apprensione per il futuro e porre alla diretta attenzione del Capo dello Stato la loro vicenda, chiedendo anche al Presidente la possibilità di un incontro.

Nella lettera inviata al Quirinale – e contestualmente per conoscenza al Prefetto di Firenze Laura Lega – i soci della cooperativa costituita da nove ex lavoratori Bekaert e presieduta da Daniele Righi, si richiamano al recente discorso di fine anno del Presidente della Repubblica.

Le Sue parole ci hanno commosso quando suggeriva che i sogni e le speranze non debbono essere relegate alla sola infanzia e che solo se affrontiamo ogni giorno con coraggio possiamo tracciare il profilo di un’Italia positiva – scrive il presidente della cooperativa Daniele Righi a nome dei lavoratori costituenti la cooperativa Steelcoop Valdarno -. Un’Italia dove ogni singolo cittadino, se in difficoltà, deve sapere che lo Stato è al suo fianco per aiutarlo a colmare i ritardi e le mancanze, anche nel mondo del lavoro, e per insieme aumentare la capacità competitiva del Paese”.

I lavoratori che hanno fondato Steelcoop Valdarno ripercorrono poi le varie tappe della “storia” che li vede coinvolti da più di un anno, inclusa l’interlocuzione coi due Governi che si sono succeduti e che ha portato alla reintroduzione della Cassa integrazione per cessazione di attività: “Nonostante le difficoltà, grazie alla visione e capacità del sindacato e all’amore per la nostra fabbrica ed il Valdarno – scrivono i lavoratori – siamo riusciti ad interloquire con i due Governi che si sono succeduti e a trovare riconoscimento alle nostre istanze, ovvero a reintrodurre la Cassa Integrazione per Cessazione di Attività, di cui da ottobre 2018 abbiamo beneficiato noi e altri 170000 lavoratori in tutta Italia”.

Fino ad arrivare alla decisione di intraprendere la strada del workers buyout: “Grazie al supporto serio e costante di Legacoop Toscana oggi la Steelcoop Valdarno è realtà ed è una dei due soggetti che hanno presentato al Ministero dello Sviluppo Economico un piano industriale per far ripartire quanto prima la produzione e che si pone l’obiettivo di ricollocare non una parte ma tutti i lavoratori ancora in cassa integrazione – scrivono i soci della cooperativa -. Il tavolo di confronto aperto al Ministero avrà tempo per lavorare ad una soluzione fino a giugno, poi l’ammortizzatore sociale scadrà e saremo tutti disoccupati”.

Un progetto di reindustrializzazione che ora la cooperativa, nella missiva indirizzata al Presidente della Repubblica, chiede sia tenuto in considerazione: “Riteniamo di poter dire che il panorama imprenditoriale sia stato latitante in questi 18 mesi e ci spiace constatare che il contesto politico odierno, nonostante l’attendibilità del progetto, tende ad ostracizzare o a non considerare la cooperativa di lavoratori come una soluzione all’altezza della situazione – si conclude la lettera –. Confidiamo nel suo appoggio come cittadino e nella sua azione di Presidente della Repubblica affinché sia resa giustizia al nostro progetto di reindustrializzazione”.