Al-Jahiz: l’arabo che teorizzò l’evoluzione prima di Darwin


Al-Jahiz, un dotto islamico originario dell’Africa orientale, scrisse circa 200 libri e trattati tra cui la teoria dell’evoluzione darwiniana

Al-Jahiz, un dotto islamico originario dell'Africa orientale, scrisse circa 200 libri e trattati tra cui la teoria dell'evoluzione darwiniana

Mille anni prima di Charles Darwin, uno studioso di Bassorah, nell’odierno Iraq, aveva teorizzato che l’evoluzione delle specie animali dipendesse dalla selezione naturale di caratteristiche fisiche più o meno adatte all’ambiente esterno. È quanto sostiene, tra gli altri, il giornalista scientifico Ehsan Masood, che ha recentemente dedicato un documentario al dotto musulmano Abu Othman Amr Bahr Al-Kanani Al-Basri.

Nato nel 776 d.C, durante il califfato abbaside, il dotto islamico, originario dell’Africa orientale, era noto più semplicemente come Al-Jahiz, “quello con gli occhi che sporgono dalle orbite”. Lo studioso è ritenuto autore di circa 200 libri e trattati su diverse discipline.

Nel più celebre, il ‘Libro degli animali’ (Kitab al-Hayawan), Al-Jahiz sostiene che “gli animali siano tra loro in lotta per l’esistenza, e per le risorse, per evitare di essere mangiati e per procreare”. “I fattori ambientali influenzano gli organismi nello sviluppo di nuove caratteristiche che garantiscono loro la sopravvivenza, trasformandoli così in nuove specie”, scriveva ancora Al-Jahiz, citato da Masood in un articolo sul quotidiano ‘The Guardian’. Sembra che le osservazioni di Al-Jahiz non fossero sconosciute ai tempi di Darwin: William Draper, nel 1878, parlava in effetti di “teoria maomettana dell’evoluzione“.

A parlare di Al-Jahiz, in un’intervista recente pubblicata dalla pagina ‘Islam and Science’, è anche la biologa Rana Dajani. Secondo la scienziata, come riferisce l’agenzia Dire (www.dire.it), “il concetto di contraddizione apparente tra l’islam, come religione, e la scienza è apparso solo all’inizio del XX secolo, per svariate ragioni”. Tra queste, “il colonialismo rampante”: “il darwinismo sociale era usato come scusa per colonizzazione, razzismo e imperialismo, così nella psicologia dei colonizzati esisteva un’associazione tra il darwinismo e l’oppressione” spiega Dajani: “quindi è nata questa sorta di contesa tra evoluzione e Islam, anche se nella nostra storia non è mai esistita”.