L’infinito di Leopardi recitato dai big della canzone


Ventidue grandi artisti della canzone italiana recitano un verso de L‘Infinito di Giacomo Leopardi in un nuovo progetto editoriale del Mibact

Ventidue grandi artisti della canzone italiana recitano un verso de L‘Infinito di Giacomo Leopardi in un nuovo progetto editoriale del Mibact
Giacomo Leopardi (Recanati, Macerata 1798 – Napoli 1837). «Idilli», L’Infinito, [1825], cc. 12,
«Sonetti», [1826], cc. 6 «Epistola», [1826], cc. 4 «Prefazione al Petrarca», [post 1826], cc. 12
«Lettere», 1825-1831, cc. 17. Visso, Museo dei Manoscritti Leopardiani.
Un mosaico di ventidue voci che appartengono a ventidue grandi della musica d’autore italiana – i cui volti e nomi restano un mistero –  ognuno dei quali recita un verso de L‘Infinito di Giacomo Leopardi. Un capolavoro, targato Rai e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, per celebrare i duecento anni della poesia composta dal poeta recanatese nel 1819. Un video sorprendente, che sarà in onda dal 19 al 31 dicembre su tutti i canali Rai e su RaiPlay, un viaggio sonoro e visivo in cui le voci degli artisti, che hanno offerto gratuitamente e con entusiasmo il proprio contributo, si uniscono all’animazione del manoscritto di Leopardi.

Firmato da Rai Cultura (che sul web ospita anche una pagina dedicata, www.raicultura.it/200infinito) e da Direzione Creativa Rai, il nuovo progetto editoriale de L’infinito si propone di chiudere l’anno nel segno della bellezza e della valorizzazione di una delle espressioni più alte della nostra letteratura, che mantiene intatta anche oggi tutta la propria forza e alla quale Rai e MiBACT rendono omaggio.

Le celebrazioni del bicentenario si sono aperte con le voci degli studenti, su “l’ermo colle” di Recanati, e poi in tutta Italia, nelle scuole e nelle piazze, nelle molteplici versioni dialettali divenute virali sul web: una grande lettura collettiva de L’Infinito, che i ventidue cantautori italiani ora lettori d’eccezione affidano al grande pubblico della Tv, ha accompagnato la ricorrenza dei duecento anni dalla composizione di quell’idillio.
“Sono grato ai grandi della canzone d’autore italiana che hanno accettato il mio invito a leggere L’Infinito di Leopardi per festeggiare il bicentenario di uno dei componimenti più celebri e popolari della nostra produzione poetica. Le 22 voci, donate e anonime, fanno venire i brividi e sono un’unica dichiarazione d’amore per la poesia”. Così dichiara il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

L’Infinito

La stesura autografa degli Idilli utilizzata per realizzare il video RAI è conservata dal Comune di Visso, in provincia di Macerata, dove attualmente è tornata dopo la mostra a Recanati ed è custodita in attesa della ricostruzione del museo, fortemente danneggiato dal sisma del Centro Italia.

Composto tra la primavera e l’autunno del 1819, la versione de L’Infinito utilizzata per il video è quella che approdò alle stampe solo sul finire del 1825, quando apparve sulla rivista Il Nuovo Raccoglitore nella rubrica Poesia.

Esiste anche una prima stesura de L’Infinito di Leopardi, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli Vittorio Emanuele III dove è esposta in occasione del bicentenario. Fa parte di un fascicoletto su cinque bifogli spessi, rigati e dai margini irregolari.
I quindici endecasillabi sciolti introdotti dal titolo L’Infinito sono scritti ordinatamente al centro della pagina con tratto nitido e sottile, in un inchiostro marrone dal fondo molto scuro. Poche le correzioni, concentrate ai versi 3-4 e 13-14 e compiute con un inchiostro più denso e un pennino dalla punta più spessa.