Nutrizione medica: troppe disparità tra le regioni


Nutrizione medica: più forza alla cura è il documento messo a punto da Unione Italiana Food che denuncia disparità a livello regionale per i pazienti ricoverati

Nutrizione medica: più forza alla cura è il documento messo a punto da Unione Italiana Food che denuncia disparità a livello regionale per i pazienti ricoverati

In Italia fino al 50% dei pazienti ricoverati in ospedale, per lo più oncologici, è a rischio malnutrizione. E nonostante a causa di questo rispondano meno bene alle terapie, andando incontro a ripetuti ricoveri, il nostro Paese sembra ancora sottovalutare il problema. Gli screening per la valutazione dello stato nutrizionale non vengono infatti effettuati sistematicamente in tutti gli ospedali e soprattutto molte terapie nutrizionali non sono ancora riconosciute nei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), venendo erogate ai pazienti soltanto di alcune Regioni, con evidenti disparità di trattamento. È per questo che nasce il manifesto ‘Nutrizione medica: più forza alla cura’, messo a punto da Unione Italiana Food – Nutrizione medica per chiedere con urgenza di garantire a tutti i pazienti, in particolare a quelli oncologici, il diritto alla nutrizione medica, superando le diseguaglianze territoriali. Il documento, spiega l’Agenzia Dire (www.dire.it), è stato presentato a Roma.

ALGHISI: “NECESSARIA LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA NUTRIZIONE CLINICA”

“I pazienti hanno diritto alla corretta diagnosi del loro stato nutrizionale e ad essere presi in carico da medici competenti nell’ambito della nutrizione clinica- ha fatto sapere Marco Alghisi, rappresentante di Unione Italiana Food- è allora indispensabile la promozione della cultura della nutrizione clinica, disciplina medica che si occupa dello studio, della prevenzione e della cura delle alterazioni metaboliche e nutrizionali conseguenti alle malattie acute e cronico-degenerative. Il manifesto che abbiamo presentato oggi è il primo passo di un’attività che proseguirà nel 2020 volta a creare consapevolezza in tutti gli attori e gli enti istituzionali coinvolti, affinché si trovino soluzioni condivise per risolvere urgentemente le diseguaglianze di accesso dei pazienti oncologici agli Alimenti a fini medici speciali (Afms). Ci batteremo inoltre per la reintroduzione della detraibilità fiscale per questi alimenti (già prevista nella legge di Bilancio 2018), per la loro introduzione nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e per l’adozione dello screening nutrizionale al momento della presa in carico di ogni paziente oncologico”.

GLI OBIETTIVI DEL MANIFESTO

Con il manifesto, in particolare, si chiede alle istituzioni l’appropriata presa in carico del paziente malnutrito attraverso l’inserimento nei Lea delle terapie nutrizionali (compresi i supplementi nutrizionali orali, Ons), con il fine di garantire a tutti i pazienti, affetti da diverse patologie, equità di accesso alle cure; l’introduzione di screening nutrizionali nei percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (Pdta) di tutti i pazienti; la costruzione in tutte le Regioni di reti di Nutrizione clinica, sull’esempio positivo di alcune Regioni, per garantire a tutti i pazienti una corretta diagnosi dello stato nutrizionale e un’appropriata presa in carico da parte di personale formato alla gestione del percorso nutrizionale in tutte le fasi della terapia; l’applicazione in tutte le Regioni delle linee di indirizzo in tema di percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici, già approvate dalla Conferenza Stato-Regioni; il riconoscimento della nutrizione clinica come una vera e propria terapia, prevedendo una adeguata formazione anche per i clinici non specializzati in nutrizione, per aumentare la consapevolezza del ruolo che una terapia nutrizionale può rivestire nella gestione globale del paziente; la reintroduzione della detraibilità fiscale per gli Adms già prevista nella legge di Bilancio 201812, per gli anni 2017 e 2018; l’organizzazione di campagne informative ed educazionali rivolte a cittadini e operatori sanitari sulla rilevanza della malnutrizione, una malattia nella malattia in grado di compromettere gravemente lo stato di salute.

CITTADINANZATTIVA: “PER PAZIENTI IL TRATTAMENTO NUTRIZIONALE È UN DIRITTO”

“Per il paziente oncologico ricevere un corretto trattamento nutrizionale dovrebbe rappresentare un diritto. Tuttavia, la malnutrizione nel malato oncologico è ancora un problema sottovalutato e poco conosciuto, nonostante la sua frequenza e le importanti ripercussioni che può avere”. Lo ha detto il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, in occasione della presentazione del manifesto ‘Nutrizione medica: più forza alla cura’, messo a punto da Unione Italiana Food – Nutrizione medica per chiedere con urgenza di garantire a tutti i pazienti, in particolare a quelli oncologici, il diritto alla nutrizione medica, superando le diseguaglianze territoriali.

SINUC: “IL 43% DEI PAZIENTI E’ A RISCHIO MALNUTRIZIONE”

“Il momento di riflessione favorito da Nutrizione Medica – Unione Italiana Food ci permette di ricordare alle istituzioni che il 9% dei pazienti è già malnutrito in prima visita oncologica, ovvero ancora prima di iniziare le terapie antitumorali. Il 43% è a rischio di malnutrizione. La malnutrizione è presente nel 39% circa dei pazienti in trattamento attivo (chemio e radio) e che un paziente oncologico su 5 muore di cachessia neoplastica prima che per la malattia”. Lo ha sottolineato il presidente della SINuC-Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo, Maurizio Muscaritoli, in occasione della presentazione del manifesto ‘Nutrizione medica: più forza alla cura’.

SINPE: “INSERIRE GLI SCREENING NUTRIZIONALE NELLA CARTELLA CLINICA”

“Alle istituzioni chiediamo che ci sia finalmente una sensibilizzazione definitiva, vera e concreta sui percorsi nutrizionali in oncologia. Non vogliamo che restino su file in pdf, ma che diventino pratica clinica corrente, perché devono essere obbligatori per garantire la qualità delle cure di tutti gli ospedali italiani. Quindi chiediamo l’inserimento dello screening nutrizionale nella cartella clinica, come requisito obbligatorio per avere poi i rimborsi a livello regionale”. Lo ha detto Riccardo Caccialanza, referente dell’Area Oncologica del comitato scientifico della Sinpe (Società Italiana di Nutrizione Artificiale e Metabolismo), in occasione della presentazione del manifesto ‘Nutrizione medica: più forza alla cura’.