A Roma torna il summit delle diaspore


Torna il summit delle diaspore per una rete più strutturata e una comunicazione plurale: l’appuntamento con la cooperazione domani a Roma

Torna il summit delle diaspore per una rete più strutturata e una comunicazione plurale: l'appuntamento con la cooperazione domani a Roma

La nascita di una rete di associazioni, ong e istituzioni piu’ strutturata, nuove prospettive per una comunicazione “plurale” e strumenti che favoriscano al meglio l’accesso alla cooperazione allo sviluppo anche per realta’ e imprenditori migranti: sono i temi al centro del Terzo summit nazionale delle diaspore, in programma a Roma il 14 dicembre.

L’appuntamento, riferiscono gli organizzatori in una nota, “e’ la tappa finale del percorso di incontri e formazione sul territorio italiano, finalizzato a conoscere le associazioni e gli imprenditori migranti, a informarli sulla possibilita’ di diventare attori del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo e di contribuire al cambio di narrativa sulle migrazioni”.

I lavori del 14 si terranno al Centro congressi della Pontificia universita’ Tommaso d’Aquino, in Largo Angelicum 1. Il Summit nazionale delle diaspore e’ un progetto che sostiene il ruolo attivo delle comunita’ straniere come ponti culturali e leve di sviluppo economico e sociale nonche’ come attori del sistema di cooperazione allo sviluppo e di una nuova narrazione sulle migrazioni.

A presentare la giornata del 14, al via alle 9.30, il coordinatore Cleophas Adrien Dioma, che evidenzia le potenzialita’ delle diaspore: “Le rimesse delle comunita’ di migranti in molti Paesi sono uno dei maggiori fattori di sviluppo e, in caso di emergenze umanitarie gli emigrati dei paesi colpiti diventano spesso i primi donatori. Non solo. Quando mandiamo dei soldi a casa, non vanno tutti alla famiglia; siamo in molti a partecipare a forme di aiuto comunitario destinate ai lavori di miglioria dei nostri quartieri o cittadine, alla costruzione di una scuola o di un presidio sanitario. Niente di piu’ naturale, quindi, che ampliare il nostro intervento a forme di cooperazione allo sviluppo piu’ strutturate, che permettano anche di usufruire di partenariati tecnici e di appoggi finanziari”.

Secondo gli organizzatori, in due anni di attivita’ in decine di citta’ italiane sono stati realizzati 12 incontri territoriali, sei moduli di formazione e coaching, dieci video di formazione a distanza, nonche’ appuntamenti con imprenditori e reti di associazioni. Luca Maestripieri, direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), principale finanziatore del Summit, sottolinea che “promuovere il valore e l’impegno delle diaspore per un futuro di sviluppo, benessere e convivenza pacifica nel nostro Paese e nel mondo e’ interesse di tutti”.

Secondo il dirigente, l’obiettivo e’ “costruire un’altra visione delle comunita’ straniere e di giovani con background migratorio, uscire dagli stereotipi e creare una narrazione positiva, aperta, plurale”. Ancora Maestripieri: “L’altro macro-obiettivo del progetto che sosteniamo e’ superare la visione delle migrazioni come emergenza e problema e dare il giusto spazio a un racconto dell’apporto concreto, economico e non, che queste realta’ associative portano nel nostro Paese”.

Secondo il direttore di Aics, “le competenze e le capacita’ delle associazioni di migranti completano il quadro del rinnovato sistema italiano di cooperazione”.

Per partecipare il 14 dicembre, spiega l’Agenzia Dire (www.dire.it), possibile inviare una e-mail all’indirizzo registrazione@summitdiaspore.org, indicando: nome e cognome, associazione/ente/organizzazione di riferimento, Paese d’origine e recapiti.