Incontinenza urinaria: colpite 2 milioni di donne in Italia


Incontinenza urinaria, un problema in continua crescita in Italia. Colpite oltre 2 milioni di donne, interviene l’AIUG (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica)

Incontinenza urinaria, un problema in continua crescita in Italia. Colpite oltre 2 milioni di donne, interviene l'AIUG (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica)

“In Italia l’incontinenza urinaria è un problema che va affrontato con molta attenzione, riorganizzando il sistema di prevenzione, cura, riabilitazione e integrazione sociale dei pazienti stomizzati e incontinenti, come previsto nel disegno di legge di cui sono stato relatore al senato della Repubblica. La mia attenzione verso questo problema proseguirà anche nel mio ruolo di Vice Ministro”.

E’ quanto ha dichiarato il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri intervenendo al convegno nazionale Basic Riab – Als Live Surgery che si svolge oggi a Roma e organizzato dall’AIUG (Associazione Italiana di Urologia Ginecologica). “Per portare avanti questo processo è fondamentale la collaborazione con le società medico-scientifiche come l’AIUG e con le associazioni dei pazienti che possono portare il loro specifico contributo – ha aggiunto Sileri -. Un nostro obiettivo primario, rispetto alla gestione dell’incontinenza, deve essere l’implementazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA)”.

“Ringraziamo il Vice Ministro per l’interessamento e siamo pronti a collaborare con le istituzioni – ha sottolineato il prof. Marzio Angelo Zullo, membro del direttivo nazionale AIUG e presidente del convegno di Roma -. L’incontinenza non è piccolo disturbo della terza età ma una vera e propria malattia che interessa oltre 2 milioni di donne in Italia. Numeri importanti e in crescita che sottolineano la necessità di definire percorsi d’assistenza condivisi e uniformi”. Al convegno di Roma è intervenuta anche la Senatrice Paola Binetti, il direttore generale dei dispositivi medici del ministero della salute Marcella Marletta e rappresentanti delle Associazioni dei pazienti Senior ITALIA e Fais, le federazioni delle ostetriche e degli infermieri e i rappresentanti dell’industria.