Inchiesta Fondazione Open, parla Matteo Renzi


Inchiesta sulla Fondazione Open, indagato Carrai. Renzi: “Trecento finanzieri a perquisire famiglie per bene, mai successo”

È ancora bufera su Open, la fondazione che organizzava la Leopolda

È ancora bufera su Open, la fondazione che organizzava la Leopolda. Marco Carrai, imprenditore e amico di infanzia di Matteo Renzi, risulta indagato. Le accuse sono di aver usato i fondi di Open per finanziare le attività politiche dell’ex presidente del Consiglio.

“Open era una fondazione, non un partito. Sostenere il contrario per mandare 300 finanzieri a perquisire all’alba famiglie per bene, non indagate, colpevoli solo di aver finanziato in modo trasparente la politica, è sorprendente. E non era mai accaduto prima nella democrazia”, scrive su twitter Matteo Renzi, leader di Italia viva. “Entrate e Uscite di Open- aggiunge- sono tutte tracciate. Trasparenza al massimo. Magari le altre fondazioni fossero state trasparenti come Open”. E ancora: “Noi abbiamo voluto abrogare finanziamento pubblico a partiti. Con la ‘retata’ di ieri hanno abolito il finanziamento privato a Italia Viva. Quale azienda donerà se rischia perquisizioni? Chiediamo aiuto col crowdfunding http://italiaviva.it/sostieni. Fanno la differenza anche 10 euro”.

“Mi scuso con le persone perbene  perquisite perche’ colpevoli di aver contribuito in modo onesto alla politica- scrive ancora su twitter Matteo Renzi come riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) -. Sono molto dispiaciuto che queste persone subiscano la gogna mediatica pur avendo seguito le regole con la massima trasparenza”, che poi aggiunge: “Non perdiamo il sorriso e la voglia di lottare per un’Italia piu’ giusta. Piu’ ci attaccano ingiustamente, piu’ ci rafforzano. Chi vuole abbatterci lo faccia con le idee, non con altri mezzi. Andiamo avanti a testa alta. Viva l’Italia, viva Italia Viva”.

“Se Di Maio vuole una commissione di inchiesta su come si finanzia la politica io ci sto. Mettiamoci dentro Partiti, Fondazioni e Srl vicine al Movimento che ricevono consulenze e collaborazioni da società pubbliche, non solo italiane. La trasparenza vale sempre, no?”, ha poi commentato Renzi.

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