Epilessia focale non controllata: cenobamate migliora le crisi


Epilessia focale non controllata, crisi migliorate con il cenobamate secondo uno studio pilota pubblicato su The Lancet Neurology

Epilessia focale non controllata, crisi migliorate con il cenobamate secondo uno studio pilota pubblicato su The Lancet Neurology

Pubblicato su The Lancet Neurology  un importante studio pilota in cui si dimostra che il trattamento con il farmaco sperimentale cenobamate ha migliorato significativamente il controllo delle crisi parziali (focali) in pazienti adulti affetti da epilessia.

I risultati di questo studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo dimostrano che il cenobamate, somministrato in dosi di 100, 200 e 400 mg/die, ha migliorato significativamente il controllo delle crisi rispetto al placebo in pazienti con crisi focali che assumevano da 1 a 3 farmaci antiepilettici (AED).

Il cenobamate (YKP3089) è stato scoperto da SK Biopharmaceuticals e SK life science ed è attualmente in fase di studio per il potenziale trattamento delle crisi epilettiche parziali nei pazienti adulti.

Si ritiene che il cenobamate riduca la successione di eventi neuronali ripetitivi inibendo i canali del sodio regolati dalla tensione e agendo da modulatore allosterico positivo del canale ionico GABAA.

Il cenobamate ha registrato tassi di risposta significativamente più elevati (percentuale di pazienti che hanno ottenuto una riduzione ≥ 50% delle convulsioni) con tutti i dosaggi durante la fase di mantenimento di 12 settimane rispetto al placebo. I tassi di risposta sono stati del 40% (p=0,036), 56% (p<0,001) e 64% (p<0,001), rispettivamente per i gruppi a cui sono stati somministrati 100 mg, 200 mg e 400 mg, contro il 25% dei pazienti trattati con il placebo. Inoltre, il 4% (non significativo), l’11% (p=0,002) e il 21% (p<0,001) dei pazienti trattati con cenobamate, rispettivamente in dosi da 100, 200 g e 400 mg, non ha sperimentato alcuna crisi focale (totale assenza di crisi) contro solo l’1% dei pazienti trattati con placebo durante la fase di mantenimento.

Complessivamente, la maggior parte degli eventi avversi correlati al trattamento (TEAE) sono stati di gravità lieve o moderata e simili a quelli osservati con altri AED. I più comuni TEAE riportati sono stati sonnolenza, vertigini, mal di testa, affaticamento e diplopia e la loro incidenza è aumentata con il dosaggio. Nel gruppo trattato con cenobamate al dosaggio di 200 mg si è verificato un solo caso grave di reazione farmacologica con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).

Il cenobamate è attualmente in fase di revisione da parte della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e la data di decisione prevista (data obiettivo per il PDUFA) è il 21 novembre 2019.

In Europa vi sono circa sei milioni di persone affette da epilessia e circa il 40% dei pazienti adulti con epilessia focale ha un controllo inadeguato delle convulsioni dopo il trattamento con 2 AED.

Christian Brandt, direttore del reparto di epilettologia generale presso il Bethel Epilepsy Centre in Germania, ha dichiarato: “Lo studio pilota pubblicato su The Lancet Neurology rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di terapie per l’epilessia in pazienti adulti con crisi focali. Sia i risultati dello studio sia le nostre esperienze durante le sperimentazioni cliniche suggeriscono che il cenobamate può svolgere un ruolo importante nell’alleviare le difficoltà di un gran numero di pazienti che continuano ad avere convulsioni nonostante l’uso dei trattamenti disponibili. Questi risultati sono molto incoraggianti per molti pazienti affetti da epilessia focale non controllata.”

Arvelle Therapeutics ha ottenuto i diritti di licenza esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione del cenobamate in Europa. Arvelle Therapeutics intende presentare una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) per il cenobamate come trattamento delle crisi epilettiche in pazienti adulti sulla base dei dati ottenuti dal programma di sperimentazione clinica globale di SK Biopharmaceuticals, che coinvolge più di 1.900 pazienti.

Ilise Lombardo, co-fondatrice e Chief Medical Officer di Arvelle Therapeutics, ha dichiarato: “La pubblicazione di questi risultati è un passo fondamentale verso la comprensione del ruolo che il cenobamate potrebbe svolgere nelle crisi focali. Continueremo a collaborare con la comunità degli epilettologi in Europa nell’ambito del nostro impegno volto a offrire questa possibile opzione terapeutica ai pazienti.”

Informazioni sullo studio 017
Lo studio 017 è uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo e basato sulla relazione dose-risposta che intende valutare la sicurezza e l’efficacia del cenobamate come terapia aggiuntiva negli adulti (dai 18 ai 70 anni) con epilessia focale non controllata nonostante il trattamento con 1-3 farmaci antiepilettici (AED).

Dopo un periodo di riferimento di 8 settimane, i partecipanti allo studio sono stati randomizzati a uno dei tre dosaggi di cenobamate (100 mg, 200 mg e 400 mg una volta al giorno) o placebo per 18 settimane (fase di titolazione di 6 settimane e fase di mantenimento di 12 settimane).

I risultati principali hanno evidenziato una riduzione media delle crisi epilettiche durante l’intero studio e un tasso di risposta del 50% (percentuale di pazienti che hanno ottenuto una riduzione ≥50% delle crisi convulsive) durante la fase di mantenimento. I pazienti giudicati idonei per proseguire lo studio hanno avuto la possibilità di arruolarsi a un’estensione in aperto, i cui risultati saranno presentati in occasione dei prossimi congressi medici e forniranno ulteriori informazioni sul profilo clinico e di sicurezza a lungo termine del cenobamate come terapia aggiuntiva.