Prenotazioni online: Codacons presenta esposto


Prenotazioni online di hotel e appartamenti: il Codacons presenta un esposto all’Antitrust per accertare pratiche scorrette a danno dei consumatori

Prenotazioni online di hotel e appartamenti: il Codacons presenta un esposto all'Antitrust per accertare pratiche scorrette a danno dei consumatori

Il Codacons ha presentato un esposto all’Antitrust in merito ai servizi di prenotazioni online di hotel e strutture ricettive, affinché apra una istruttoria sul settore volta ad accertare eventuali pratiche scorrette a danno dei consumatori.

Crescono infatti i casi in cui gli utenti che desiderano prenotare la camera di un albergo o una casa vacanza attraverso i vari portali specializzati presenti sul web, sono indotti a determinare il loro acquisto sulla base di parametri e suggestioni che non consentono un’attenta e tempestiva analisi delle singole clausole contrattuali, per giunta inserite con link che richiamano mere condizioni generali di contratto e non puntuali clausole da visionare e sottoscrivere singolarmente e autonomamente.

In particolare appaiono vessatorie e quindi nulle quelle clausole che prevedono il diritto in capo al fornitore di alloggi di incamerare l’intera somma pagata dall’utente per la prenotazione, anche in caso di esercizio del diritto di ripensamento.

In sostanza se un utente, per i più disparati motivi, decide di rinunciare ad un viaggio o ad una vacanza e annulla la prenotazione della struttura turistica prescelta, la somma pagata al momento della prenotazione non viene restituita. Una situazione che può rappresentare una pratica commerciale scorretta, tenuto conto sia del fatto che i sistemi di prenotazione online spesso non consentono al consumatore di comprendere pienamente tali clausole, sia che hotel e strutture ricettive possono riassegnare camere e appartamenti disdettati, ottenendo così una doppia entrata.

Per tale motivo il Codacons ha chiesto all’Antitrust di intervenire per regolamentare questa prassi illegittima e vessatoria che determina ingiuste entrate per i fornitori di alloggi, in pregiudizio dei soli utenti che in buona fede si approcciano a famosi portali online per scegliere la migliore offerta e non subire la peggiore fregatura.