Ictus: nuove prospettive per la riabilitazione


Ictus: nuova luce sulla riabilitazione motoria grazie a una ricerca che ha osservato il recupero delle funzioni motorie lesionate

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L’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-In), in collaborazione con l’Istituto di biorobotica della Scuola superiore Sant’Anna e il Laboratorio europeo per le spettroscopie non-lineari (Lens), ha osservato la plasticità neuronale e vascolare, associata alla riabilitazione dopo un ictus, utilizzando una combinazione di tecniche ottiche in vivo e ex vivo.

La ricerca, pubblicata su Cell Reports, è volta a monitorare la capacità del sistema nervoso di modificare l’intensità delle relazioni tra le sinapsi in seguito all’ictus. Le tecniche ottiche avanzate hanno il vantaggio di mostrare la plasticità neuronale su scale spaziali che vanno dal singolo neurone all’intero emisfero. “Le tecniche combinate di microscopia di fluorescenza e ingegneria genetica hanno consentito di visualizzare l’attività neuronale mentre il modello murino esegue il training sulla piattaforma robotica, permettendoci così di capire come il processo riabilitativo plasmi i pattern di attivazione corticale, cioè modifichi la struttura e le interazioni tra i componenti della corteccia”, spiega Allegra Mascaro, ricercatrice del Cnr-In, affiliata al Lens, che sottolinea come tutto questo sia stato possibile grazie alle strumentazioni e al personale forniti da quest’ultimo.

Lo studio fa parte dello ‘Human Brain Project’, un progetto europeo multidisciplinare, coordinato dall’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Cnr, che utilizza i risultati di questa ricerca come base da cui partire per simulare il cervello umano. “Sebbene sia ancora lunga la strada per comprendere appieno i meccanismi di recupero promossi dalla riabilitazione, i risultati pubblicati sono promettenti riguardo la possibilità di garantire ai pazienti un recupero funzionale completo”, conclude Mascaro.

Lo scorso 29 ottobre si è celebrata in tutto il mondo – ed anche nel nostro Paese – la Giornata mondiale dell’Ictus, giunta alla sua 14° edizione dall’anno del suo avvio nel 2006. In questa occasione Osservatorio Ictus Italia ha richiamato l’attenzione sui numeri di questo killer silenzioso e sulle azioni che anche nel nostro Paese possono essere avviate in collaborazione tra istituzioni, SSN, specialisti, associazioni.

I “numeri dell’ictus cerebrale” sono purtroppo drammatici: lo stroke rappresenta la prima causa di invalidità nel mondo, la seconda causa di demenza e la terza causa di mortalità nei paesi occidentali. Nel nostro Paese si registrano ogni anno circa 120.000 casi di ictus, dei quali circa un terzo porta al decesso nell’arco di un anno e circa un terzo ad invalidità seria o significativa: la conseguenza di tale dato è che le persone che attualmente vivono con gli effetti invalidanti della patologia in Italia hanno raggiunto la cifra di quasi un milione.