Sostituibilità automatica farmaci: ANMAR dice no


ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici, dice no all’emendamento che porterebbe alla sostituibilità automatica dei farmaci biosimilari con i loro biologici

ANMAR, Associazione Nazionale Malati Reumatici, dice no all'emendamento che porterebbe alla sostituibilità automatica dei farmaci biosimilari con i loro biologici

“Siamo seriamente preoccupati per l’emendamento legislativo proposto dall’Agenzia Italiana dei Farmaci (AIFA). Se fosse accolto infatti porterebbe alla sostituibilità automatica dei farmaci biosimilari con i loro biologici/biotecnologici di riferimento. Il provvedimento si spinge addirittura a chiedere l’eliminazione di quella parte di norma che assicura, oggi, l’autonomia decisionale del medico idonea a garantire la continuità terapeutica dei pazienti. Tutto ciò può avere gravi conseguenze sulla salute di centinaia di migliaia di pazienti”. E’ quanto dichiara Silvia Tonolo, Presidente dell’ANMAR (Associazione Nazionale Malati Reumatici).

“Lo scopo finale è unicamente quello di impedire al medico di prescrivere il farmaco che ritiene più opportuno in modo così da ottenere sostanziali risparmi e quindi una razionalizzazione della spesa farmaceutica – aggiunge la presidente di ANMAR -. Verrebbe quindi meno la necessità di approvvigionamento dei farmaci idonei a garantire la continuità a pazienti le cui caratteristiche personali richiedano, invece, particolari cautele. È una proposta che sacrifica la centralità del paziente e che inoltre va controcorrente rispetto a quanto affermato a più riprese dall’Agenzia Europea dei Medicinali e dalla stessa AIFA in tema di prescrizioni a base di farmaci biologici. La proposta del nostro Ente Regolatorio dimentica che i risparmi si ottengono non attraverso superficiali politiche di taglio della spesa farmaceutica ma con un accurato monitoraggio dell’aderenza alla terapia. Questa ultima si consegue mediante l’uso di metodiche che sviluppino il contenimento dei rischi da ricaduta di malattia”.

“Come ANMAR – aggiunge Tonolo – auspichiamo, dunque, che la proposta venga immediatamente ritirata dall’AIFA. Chiediamo lo stesso anche al Ministro della Salute Speranza di cui abbiamo apprezzato le proprie asserzioni sulla centralità del paziente e sul fatto che la sanità non debba essere considerata un mero costo ma un investimento per il benessere sociale”.