Piante carnivore aiutano a sviluppare nuovi materiali


Capire come le piante carnivore catturano la preda aiuta a sviluppare nuovi materiali: studio internazionale sulle foglie ha permesso di creare un nuovo metamateriale

Un team internazionale di ricercatori, coordinato da Caterina La Porta e Stefano Zapperi dell’Università di Milano, col coinvolgimento dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia del Cnr (Icmate), ha studiato come la foglia della pianta carnivora, Drosera capensis, sia in grado di piegarsi quando viene stimolata, per esempio con una goccia di latte.
L’approccio interdisciplinare, ha combinato studi di biofisica con la microscopia strutturale della foglia, l’analisi quantitativa di fattori – come l’auxina coinvolti nella crescita delle cellule – e simulazioni al computer, che hanno consentito la realizzazione di un metamateriale che racchiude tutte le proprietà biologiche osservate nella pianta. Questo studio, oltre ad aver permesso la possibilità di creare un nuovo metamateriale, ha consentito di comprendere il meccanismo utilizzato dalla foglia per piegarsi sulla preda e correlarlo alle proprietà strutturali delle cellule che compongono la foglia stessa.

Lo studio sulle piante carnivore dal titolo ‘Metamaterial architecture from a self-shaping carnivorous plant’ è stato pubblicato sulla rivista ‘PNAS Proceedings of the National Academy of Sciences o the United State of America’, September 17, 2019 116 (38) 18777-18782.

Autori: Caterina A. M. La Porta, Maria Chiara Lionetti, Silvia Bonfanti, Simone Milan, Cinzia Ferrario, Daniel Rayneau-Kirkhope, Mario Beretta, Maryam Hanifpour, Umberto Fascio, Miriam Ascagni, Larissa De Paola, Zoe Budrikis, Mario Schiavoni, Ermelinda Falletta, Alessandro Caselli, Oleksandr Chepizhko, Ausonio Tuissi, Alberto Vailati, and Stefano Zapperi.

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