Tortellini dell’accoglienza senza maiale: Salvini sbotta


A Bologna tortellini senza carne di maiale per la festa del patrono. Salvini: “Stanno cancellando la nostra storia, come il vino senza uva”

A Bologna tortellini senza carne di maiale per la festa del patrono. Salvini: "Stanno cancellando la nostra storia, come il vino senza uva"

“Per rispetto, il vescovo di Bologna ha lanciato i tortellini senza carne di maiale. E’ come dire il vino rosso in Umbria senza uva“. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, sulla proposta del cardinale Matteo Zuppi di cucinare tortellini al pollo in occasione della festività di san Petronio. “Vi rendete conto?”, dice Salvini durante un comizio ad Attigliano, nel ternese. “Stanno cercando di cancellare la nostra storia, la nostra cultura”, conclude l’ex ministro, come riferisce la Dire (www.dire.it).

Pollo al posto del maiale

Si chiama tortellino dell’accoglienza perché lo potranno gustare tutti, anche chi, per motivi religiosi non mangia la carne di maiale. E’ il ‘miracolo’ di San Petronio: a Bologna venerdì, per la festa del patrono della città, la mortadella cede il posto alla carne di pollo e il ripieno dei tortellini diventa simbolo di integrazione. Ma per i più legati alle tradizioni le sfogline di Bologna cucineranno anche la versione classica del piatto più famoso sotto le Due Torri. Ma appunto la novità è la versione al pollo. O meglio, carne di pollo, parmigiano, ricotta e uova: “In questa variante lo possono mangiare tutti, sia chi non mangia il maiale per motivi religiosi ma anche la persona più anziana che preferisce stare leggera”, spiega Paola Lazzari Pallotti, presidente dell’associazione Sfogline, che ha messo a punto la ricetta.

Venerdì i mattarelli inizieranno a tirare la sfoglia dalle 11 in piazza Maggiore dove ci saranno tre stand: uno in cui si potranno ammirare le sfogline al lavoro; il secondo adibito alla degustazione dei tortellini e il terzo sarà un laboratorio per i più piccoli, dove le esperte insegneranno ai bambini come si prepara il piatto, soprattutto la fase più delicata della ‘chiusura del tortellino’.

Quest’anno il tema dell’accoglienza è il refrain che si ripete in tutti gli eventi in programma per San Petronio. Alle 10, in sala Farnese ci sarà un convegno sulla famiglia, con il vescovo di Bologna, Matteo Zuppi, i professori Alessandro Rosina e Riccardo Prandini, il responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda, e il presidente nazionale del Forum delle famiglie, Gianluigi De Palo. “Accogliere la vita, gli anziani, i bambini, i ragazzi, gli adolescenti, i disabili, i malati- elenca il presidente regionale del Forum, Alfredo Caltabiano- la famiglia è il luogo dell’accoglienza per antonomasia”.

Come di consueto il momento più atteso sarà alle 17 in San Petronio: Matteo Zuppi celebrerà la messa, quest’anno ancora più ‘sentita’ perchè sarà l’ultima nei panni di vescovo (il giorno dopo sarà elevato a cardinale da Papa Francesco). Al termine della celebrazione, ecco la processione in piazza Maggiore e la benedizione finale con le reliquie del Santo dal sagrato della basilica.