Fallimento Thomas Cook: rimborsi possibili


Fallimento Thomas Cook, il Codacons: i turisti sono pienamente tutelati e hanno diritto al rimborso integrale di quanto pagato per i pacchetti vacanza acquistati

Fallimento Thomas Cook, il Codacons: i turisti sono pienamente tutelati e hanno diritto al rimborso integrale di quanto pagato per i pacchetti vacanza acquistati

Anche in caso di fallimento del tour operator i turisti sono pienamente tutelati e hanno diritto al rimborso integrale di quanto pagato per i pacchetti vacanza acquistati. Allo stesso modo, chi si trova già in viaggio al momento del fallimento ha diritto al rientro immediato in patria nonché al pagamento di vitto e alloggio prima del rimpatrio. Lo afferma il Codacons, in merito al caso del default della nota società Thomas Cook, ricordano le disposizioni normative vigenti in materia di tutela del turista.

“A partire dall’1 luglio 2018 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 62 del 21 maggio 2018 che dà attuazione alla direttiva Ue 2015/2302 relativa ai pacchetti turistici ed ai servizi turistici collegati – ricorda il Codacons -. Tale decreto prevede espressamente che “nei casi di insolvenza o fallimento dell’organizzatore o del venditore garantiscono, senza ritardo su richiesta del viaggiatore, il rimborso del prezzo versato per l’acquisto del pacchetto e il rientro immediato del viaggiatore nel caso in cui il pacchetto include il trasporto del viaggiatore, nonché, se necessario, il pagamento del vitto e dell’alloggio prima del rientro. […] I viaggiatori beneficiano della protezione in caso d’insolvenza o fallimento dell’organizzatore o del venditore indipendentemente dal loro luogo di residenza, dal luogo di partenza o dal luogo di vendita del pacchetto e indipendentemente dallo Stato membro in cui è stabilito il soggetto incaricato di fornire protezione in caso di insolvenza o fallimento”.

Proprio per fornire tutele, rimborsi e risarcimenti in favore dei turisti in caso di fallimento di tour operator e agenzie di viaggio, come accaduto con l’inglese Thomas Cook, il decreto prevede coperture assicurative, bancarie o fondi di garanzia “per la responsabilità civile a favore del viaggiatore per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione dei rispettivi obblighi assunti con i rispettivi contratti.” L’art. 50 del Codice del turismo, inoltre, stabilisce che “Il venditore è responsabile dell’esecuzione del mandato conferitogli dal viaggiatore, indipendentemente dal fatto che la prestazione sia resa dal venditore stesso, dai suoi ausiliari o dai terzi della cui opera si avvalga

In virtù di queste disposizioni di legge, tutti i cittadini italiani che tramite agenzie di viaggio fisiche o online abbiano acquistato pacchetti vacanza legati all’operatore Thomas Cook ora fallito, hanno diritto ad ottenere il rimborso integrale di quanto versato, e in tal senso il Codacons si mette a disposizione per avviare le dovute azioni legali a tutela dei diritti dei viaggiatori danneggiati dal fallimento della società Thomas Cook.

Tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it e contattare il call center Codacons al numero 892007