Gilenya: nuova controindicazione in donne incinte


EMA e AIFA diffondono avviso su Gilenya (fingolimod): nuova controindicazione in donne in gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci

EMA e AIFA diffondono avviso su Gilenya (fingolimod): nuova controindicazione in donne in gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci

In accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Novartis informa su quanto segue.

A causa del rischio di malformazioni congenite in feti esposti a fingolimod (Gilenya), fingolimod è ora controindicato nelle: donne in gravidanza o donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci.

I dati post-marketing suggeriscono che neonati nati da madri che erano state esposte a fingolimod durante la gravidanza presentano un aumento del rischio di malformazioni congenite di 2 volte rispetto al tasso osservato nella popolazione generale (2-3 %; EUROCAT).

Per le donne in età fertile, prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento i medici devono assicurarsi che:

  • la paziente sia informata sul rischio di effetti dannosi per il feto associati al trattamento con fingolimod;
  • un risultato negativo al test di gravidanza sia disponibile prima di iniziare qualsiasi trattamento;
  • misure contraccettive efficaci siano usate durante il trattamento e per 2 mesi dopo l’interruzione del trattamento;
  • il trattamento con fingolimod sia interrotto 2 mesi prima di pianificare una gravidanza.

Se una donna inizia una gravidanza durante il trattamento:

  • fingolimod deve essere interrotto;
  • alla paziente deve essere fornita una consulenza medica sul rischio di effetti dannosi per il feto;
  • la gravidanza deve essere attentamente monitorata e devono essere effettuati esami ecografici.

Gilenya è indicato in monoterapia, come farmaco modificante la malattia, nella sclerosi multipla recidivante-remittente ad elevata attività nei seguenti gruppi di pazienti adulti e di pazienti pediatrici di 10 anni di età e oltre:

  • pazienti con malattia ad elevata attività nonostante un ciclo terapeutico completo ed adeguato con almeno una terapia disease modifying;
  • pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente severa ad evoluzione rapida, definita da due o più recidive disabilitanti in un anno, e con 1 o più lesioni captanti gadolinio alla RM cerebrale o con un aumento significativo del carico lesionale in T2 rispetto ad una precedente RM effettuata di recente.

Il recettore modulato da fingolimod (recettore della sfingosina-1-fosfato) è coinvolto nella formazione vascolare durante l’embriogenesi. Studi animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva nei ratti. Sulla base dell’esperienza nell’uomo, i dati post-marketing suggeriscono che l’uso di fingolimod è associato ad un aumento di 2 volte del rischio di malformazioni congenite maggiori quando è somministrato durante la gravidanza rispetto al tasso osservato nella popolazione generale (2 3%; EUROCAT).

Le malformazioni maggiori più frequentemente segnalate sono: malattia cardiaca congenita come difetti del setto atriale e ventricolare, tetralogia di Fallot; anomalie renali; anomalie muscoloscheletriche.