Chianti: meno bottiglie per tenere alto il prezzo


Vino Chianti Docg: il 2019 si prospetta una grande annata, sul mercato -10% di bottiglie per evitare caduta dei prezzi

Vino Chianti Docg: il 2019 si prospetta una grande annata, sul mercato -10% di bottiglie per evitare caduta dei prezzi

“Il 2019 promette di essere una grande annata per i vini della denominazione Vino Chianti Docg: il clima favorevole, soprattutto nella parte finale della stagione, e gli importanti investimenti fatti negli anni scorsi sui vigneti, daranno un prodotto di grande qualità alle aziende del Consorzio Vino Chianti”: lo annuncia una nota dal Consorzio Vino Chianti.

Il Consorzio produce mediamente 850 mila ettolitri di vino: per la vendemmia 2019 ha ottenuto dalla Regione Toscana l’autorizzazione a ridurre le quantità prodotte del 10% per non generare un surplus produttivo che comporterebbe un abbassamento dei prezzi di vendita. Nel 2019, quindi, le aziende associate al Consorzio Vino Chianti immetteranno sul mercato circa 750 mila ettolitri di vino, pari a 100 milioni di bottiglie. La politica di riduzione dei volumi adottata è la strategia scelta per affrontare il calo delle vendite che si è registrato su alcuni mercati tradizionali nel corso del 2018. In particolare la Germania, che per il vino Chianti è il secondo mercato di sbocco dopo gli Stati Uniti, ha registrato una riduzione delle masse esportate tra un -6% ed un -7%.

“L’uva è molto sana e non ci sono problemi di natura fitosanitaria. Le quantità sono nella norma e, grazie all’abbattimento del 10% della produzione che abbiamo richiesto alla Regione Toscana, avremo volumi che ci consentiranno di non provocare una ripercussione sui prezzi. La contrazione delle vendite in Germania è dovuta al rallentamento dell’economia tedesca, che spinge i consumatori ad orientarsi su vini meno costosi. Abbiamo scelto di ridurre le quantità prodotte per mitigare l’impatto sul prezzo così da affrontare il calo delle esportazioni mantenendo comunque una remunerazione adeguata per tutti gli attori della nostra filiera, dai viticoltori agli imbottigliatori. Il clima di quest’anno, che ha provocato danni consistenti ad altre colture, per noi invece va benissimo” afferma Giovanni Busi, Presidente del Consorzio Vino Chianti.