Dieta ricca di vitamina A riduce rischio tumori della pelle


Il carcinoma spinocellulare, un tumore della pelle, risulta meno frequente in chi ha una dieta ricca di vitamina A da frutta e verdura. I dati di uno studio su 170.000 persone

Il carcinoma spinocellulare, un tumore della pelle, risulta meno frequente in chi ha una dieta ricca di vitamina A da frutta e verdura

C’è un nesso (positivo) fra una dieta ricca in vitamina A e la protezione da un tipo di cancro della pelle piuttosto diffuso, il carcinoma spinocellulare. Frutta e verdura ogni giorno, nel contesto di una dieta equilibrata, possono contribuire a ridurre i rischi di ammalarsi.

«I tumori della pelle sono difficili da prevenire, compreso il carcinoma spinocellulare (o a carcinoma a cellule squamosendr). Ma questo studio suggerisce che seguire una dieta salutare ricca di vitamina A può essere un modo per abbassare il rischio, oltre a usare filtri solari e limitare l’esposizione al sole». Così il dottor Eunyoung Cho, docente di dermatologia ed epidemiologia alla Brown University e presso il Brigham and Women’s Hospital ha riassunto il contributo del lavoro svolto. Il suo gruppo di ricerca ha analizzato i dati di oltre 170.000 persone seguite per circa 25 anni, registrando le abitudini alimentari nel tempo e informazioni determinanti per il rischio di tumori della pelle, come il colore di pelle e capelli, le scottature solari importanti, i casi di malattia in famiglia.

Il risultato ha mostrato che chi consumava regolarmente cibi più ricchi di vitamina A aveva un rischio inferiore del 17 per cento di sviluppare un carcinoma spinocellulare rispetto al gruppo che ne consumava meno. Per dare un’idea più concreta dei livelli di consumo, i ricercatori hanno spiegato che un alto livello di vitamina A corrisponde ad esempio a una patata dolce (o americana) media o due grandi carote al giorno, mentre il livello più basso a un terzo di tazza di patate dolci fritte o a una carotina piccola al giorno.

Il dato osservato riguarda la vitamina A ottenuta da fonti vegetali (verdure a foglia verde, carote, patate, albicocche, meloni) più che da fonti animali o da integratori. Anzi, specificano i ricercatori «un eccesso di vitamina A da fonti animali e da supplementazione può portare a nausea, problemi al fegato, aumento di rischi per osteoporosi e fratture dell’anca». La vitamina A, o retinolo, è utile alla salute degli occhi, delle ossa e dei denti, nonché per il buon funzionamento della risposta immunitaria. È studiata in relazione alla riduzione dell’infiammazione e del rischio di varie forme di tumore. Finora, come specificano anche gli autori dello studio, si sa che è necessaria alla crescita e alla maturazione delle cellule della cute, ma non ci sono risultati chiari in merito alla protezione dai tumori della pelle.

DOVE SI TROVA QUESTA VITAMINA

Si trova in alimenti di origine animale (fegato, olio di fegato di merluzzo, burro e formaggi, uova), mentre negli alimenti di origine vegetale si trovano i suoi precursori, i carotenoidi (carote, albicocche, zucca, tarassaco, rucola, basilico, pomodori, spinaci, pesche e molti altri). Anche il lavoro, descritto sulle pagine del Journal of the American Medical Association Dermatology, offre un dato significativo ma non dimostra una relazione di causa-effetto fra livelli di vitamina A e ridotto rischio di cancro. La minore probabilità di ammalarsi potrebbe anche dipendere da fattori diversi, «ad esempio le persone che assumono più vitamina A tendono a bere meno alcolici» osservano gli autori. Servono ulteriori studi, intanto questa è «un’ulteriore ragione per mangiare molta frutta e verdura come parte di una dieta sana».

LA DIETA NON SOSTITUISCE LA PROTEZIONE DAL SOLE

A scanso di equivoci, è utile ricordare che nessuna scelta alimentare può sostituire le buone pratiche di prevenzione contro i tumori della pelle per limitare i danni delle radiazioni solari. Bene quindi una dieta ricca di vegetali, ma è indispensabile seguire le regole del buon senso: non esporsi al sole nelle ore più calde, usare filtri solari, cappellini, abiti leggeri, occhiali adeguati, evitare lampade, docce e lettini abbronzanti.