Herpes zoster: pazienti con IBD più a rischio ricovero


Herpes zoster: i pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) hanno tassi di ospedalizzazione più elevati per il virus

Herpes zoster: i pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) hanno tassi di ospedalizzazione più elevati per il virus

I pazienti con malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD) hanno tassi di ospedalizzazione più elevati per il virus dell’herpes zoster rispetto ad altre persone senza IBD. E’ quanto emerge dai risultati di uno studio pubblicato su Inflammatory Bowel Diseases.

Daniella Guerrero-Vinsard, del dipartimento di medicina interna dell’Università del Connecticut, e colleghi autori del lavoro hanno precisato che i pazienti con IBD sono particolarmente sensibili alle malattie prevenibili con vaccino, ma le attuali linee guida relative alle vaccinazioni sono supportate da evidenze di basso livello.

“L’aumentato rischio di infezioni in pazienti con IBD e altre condizioni autoimmuni, così come il più basso tasso di pratiche di vaccinazione in questa popolazione di pazienti, è stato ben descritto”, hanno evidenziato nel lavoro.

“È importante sottolineare che questo rischio non è solo il risultato di una terapia immunosoppressiva necessaria per controllare la malattia, ma anche secondaria alle reazioni immunologiche aberranti intrinseche alla malattia e alle sue complicanze associate agli organi” hanno aggiunto i ricercatori.

Lo studio, di coorte descrittivo basato sulla popolazione, è stato condotto utilizzando i codici ICD-9 di pazienti riferiti ad ospedali degli Stati Uniti dal 2012 al 2015.
E’ stata determinata la frequenza dei ricoveri dei pazienti con IBD per malattia prevenibile da vaccino e confrontati con quelli ricoverati ma senza Crohn o colite ulcerosa.

Di oltre 14 milioni di ricoveri, 596.485 (2,08%) erano secondari a una malattia prevenibile da vaccino. Di questi pazienti, i ricercatori hanno scoperto che 7.180 (1,2%) aveva una malattia prevenibile da vaccino e IBD.

La malattia più comune era l’infezione da virus dell’herpes zoster (34,9%), seguita da epatite B (31,6%) e influenza (22,1%).

Guerrero-Vinsard e colleghi hanno scoperto che i pazienti con IBD avevano più del doppio delle probabilità di essere ospedalizzati per il virus dell’herpes zoster rispetto ai pazienti senza IBD (OR=2,3, IC 95%, 2,06-2,58).

Tuttavia, i pazienti con IBD avevano meno probabilità di avere la polmonite da pneumococco (OR=0,62, IC 95%, 0,52-0,74) e influenza (OR=0,72, IC 95%, 0,63-0,81).

Concludendo, lo studio sottolinea che i pazienti con IBD in questa analisi hanno avuto un più alto tasso di ricoveri ospedalieri per infezione da virus dell’herpes zoster e una più bassa percentuale di ammissioni ospedaliere per polmonite da pneumococco e per influenza rispetto alla popolazione non-IBD. Sono necessarie ulteriori ricerche incentrate su questo virus per determinare la migliore strategia di immunizzazione nella popolazione di pazienti con IBD.