Case vacanza e alloggi abusivi: servono più controlli


Spuntano come funghi in Italia gli annunci relativi a case vacanza e alloggi a uso turistico abusivi e fuorilegge: Codacons chiede più controlli

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Saranno più di 18 milioni secondo Federalberghi le persone che nel corso del mese di agosto soggiorneranno presso gli alberghi e le altre strutture ricettive italiane, per un totale di circa 79 milioni di pernottamenti (41% riferite ai turisti stranieri e 59% agli italiani). E se aggiungiamo gli italiani che hanno già concluso le vacanze, la cifra sale ulteriormente.

Con l’arrivo del periodo estivo, però, spuntano come funghi in Italia gli annunci relativi a case vacanza e alloggi a uso turistico abusivi e fuorilegge. Lo afferma il Codacons, commentando i dati forniti oggi da Federalberghi.

“Alcune località di villeggiatura come Salento, Costiera Amalfitana e le zone di mare più ambite di Sicilia e Sardegna registrano in questo periodo dell’anno una domanda elevatissima di case vacanza da parte di turisti italiani e stranieri – spiega l’associazione –. Proprio la grande richiesta di strutture ricettive e posti letto, spesso superiore all’offerta, porta tuttavia a fenomeni di abusivismo e illegalità che da un lato danneggiano gli operatori regolari, dall’altro mettono a rischio la sicurezza degli stessi turisti”.

Non sono rari infatti i casi in cui garage, sottoscala e persino terrazzi vengono trasformati in alloggi improvvisati e affittati come case vacanze da soggetti senza scrupoli ai turisti, spesso a tariffe esorbitanti e totalmente in nero, dando vita così ad un giro di evasione fiscale non indifferente.

L’abusivismo nel comparto delle strutture ricettive mette soprattutto a rischio l’incolumità degli utenti, perché tali alloggi non rispettano assolutamente le normative di settore né in ambito igienico-sanitario, né in quello della sicurezza.

Per tale motivo il Codacons chiede alla Guardia di Finanza di intensificare i controlli, attraverso ispezioni a tappeto nelle località di villeggiatura italiane anche utilizzando gli annunci pubblicati sul web, allo scopo di stanare gli speculatori e arginare il fenomeno dell’abusivismo nel comparto turistico.