Truffe ADSL: ecco come difendersi in 5 punti


Risparmiare sui costi di telefonia ADSL e fibra ottica è possibile ma bisogna fare attenzione a truffe e raggiri, da quella della bolletta non pagata fino a quella del finto consulente

Indagine Facile.it su ADSL e fibra ottica: costi troppo alti, velocità di navigazione troppo bassa e poca trasparenza le principali ragioni che spingono al cambiamento

Secondo un’indagine* condotta da mUp Research eNorstat per Facile.it, nel 2018 il 38,9% dei consumatori italiani con età compresa fra i 18 ed i 74 anni ha dichiarato che desidererebbe risparmiare sui costi di telefonia ADSL e fibra ottica eppure, sempre secondo la stessa analisi, solo il 15,7% è effettivamente riuscito a farlo.

Un desiderio così forte porta troppo spesso ad abbassare le difese, magari abbagliati da un’offerta che, sulla carta, ci pare irrinunciabile, ma poi si rivela tutt’altro. È proprio così che riescono a far breccia (anche nel portafogli) i maleintenzionati; per difendersi da loro, e anche per capire se realmente stiamo usufruendo del servizio per cui paghiamo, Facile.it ha creato un breve vademecum in 5 punti a tutela di chi è alla ricerca di un nuovo contratto di telefonia ADSL o fibra ottica.

1) Non dare mai soldi a tecnici o simili

La prima e più comune truffa del mondo ADSL riguarda la richiesta di pagamenti aggiuntivi da parte di tecnici, o presunti tali, che bussano alla porta di chi ha appena richiesto l’attivazione di una nuova linea ADSL. In realtà, le compagnie di telecomunicazione, al fine di evitare queste truffe, non prevedono il pagamento dei servizi in loco, ma gestiscono tutto centralmente attraverso il pagamento con bollettino, Iban o carta di credito. Se qualcuno vi dovesse chiedere un pagamento in contanti o comunque attraverso metodi diversi da quelli tracciabili…mettetelo alla porta!

2) La bolletta non pagata e il codice di migrazione

Se un misterioso operatore telefonico vi contatta sostenendo che al vostro fornitore risultano diverse bollette non pagate, ma voi sapete il contrario, probabilmente si tratta di una truffa. Negli ultimi anni si sono purtroppo registrati molti casi di consulenti telefonici che sostenevano di chiamare per conto dell’operatore del cliente e, con la scusa di dover verificare il corretto pagamento delle bollette, chiedevano IBAN e codice di migrazione (il codice di cui l’utente dispone per cambiare operatore telefonico). Agli occhi dell’ignaro consumatore, la credibilità di chi telefona è solitamente accresciuta dal fatto che questi disponga di tutti o alcuni dati della linea ADSL del cliente e prontamente, per convincere l’utente,  glieli comunicano telefonicamente.

Ricordate che la telefonata che state vivendo è di sicuro registrata, fate attenzione a quello che dite perché, con un abile lavoro di taglio delle vostre risposte, potreste trovarvi ad aver sottoscritto un nuovo contratto senza saperne nulla. Se avete davvero il dubbio di non aver saldato alcuni conti, collegatevi alla vostra area riservata sul sito dell’operatore o anche, semplicemente, chiamatelo voi.

3) Il finto consulente

Lo schema tipico di questa frode comincia con l’utente che riceve una telefonata da un soggetto che si presenta come dipendente dell’azienda di telefonia con cui il cliente ha il contratto e che, senza un reale motivo valido, insiste perconcordare un incontro di persona.
Spesso ad essere presi di mira in questo caso sono le persone anziane con cui il finto consulente fa uso smodato di anglicismi, gergo tecnico e informazioni nebulose. La vittima, confuso da quelle parole ed ingolosito dalla possibilità di accedere ad offerte vantaggiose, potrebbe cascare nella truffa e comunicare il numero di carta di credito, oppure accettare un appuntamento di persona presso il proprio domicilio. In questo ultimo caso, i truffatori con tutta probabilità si presenteranno con documenti falsi e distrarranno il proprietario per compiere dei furti. Ancora una volta, mai accettare di incontrare persone che si fingono consulenti; le compagnie telefoniche prediligono sempre il canale a distanza, se avete dei dubbi potete verificare l’effettiva esistenza dell’offerta che vi viene proposta attraverso il sito internet dell’azienda.

4) Occhio ai costi nascosti!

In questo caso non si tratta di una vera e propria truffa, ma può capitare che alcuni operatori telefonici tendano a presentare il proprio prezzo in maniera fumosa e non chiara, magari omettendo i cosiddetti costi nascosti, che in sede di pagamento gonfiano notevolmente la bolletta.
Questi possono assumere la forma, ad esempio, di costi di attivazione, costi di invioo noleggio del modem o, ancora, partecipazione ad alcuni servizi a pagamento. Prima di sottoscrivere con entusiasmo un nuovo contratto, quindi, prendetevi il tempo di leggere con attenzione tutte le clausole e se ancora avete dubbi, fate tutte le domand che ritenete opportune; è un vostro assoluto diritto.

5) La velocità di connessione…è davvero quella che immagino?

La velocità garantita della connessione internet è un altro tema che a volte assume caratteri e contorni fumosi. Per fare chiarezza, distinguiamo tre terminologie utili a comprendere la questione:

–  Velocità dichiarata, è la velocità dichiarata dall’operatore telefonico per una determinata offerta internet.
– Velocità minima garantita, è la velocità minima che per legge l’operatore deve garantire all’utente per una determinata offerta.
– Velocità effettiva, è la velocità effettiva con la quale l’utente naviga. Esistono numerosi strumenti online per verificare la velocità di upload e di download della propria connessione. Il software ufficiale, raccomandato da AGcom per la verifica della connessione è scaricabile al seguente sito: https://www.misurainternet.it/.

Può capitare che la velocità dichiarata sia molto superiore alle prestazioni della connessione; se attraverso uno speedtest si rileva che la velocità minima garantita non viene raggiunta ripetute volte, il contratto può essere impugnato per ottenere migliori condizioni dall’operatore o, nel caso, la rescissione del vincolo.

* Metodologia: n. 1.023 interviste CAWI con individui in età 18 anni ed oltre su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età 18-74 anni + n.411 interviste CAWI ad un campione di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione dell’area metropolitana di Milano. Indagine condotta a novembre 2018.