Jova Beach Party: tappa di Vasto in bilico


Jova Beach Party: la tappa di Vasto è a forte rischio dopo lo stop del prefetto di Chieti, Giacomo Barbato. Il produttore spera ancora di salvare il concerto

Jova Beach Party: la tappa di Vasto è a forte rischio dopo lo stop del prefetto di Chieti, Giacomo Barbato. Il produttore spera ancora di salvare il concerto

Potrebbe saltare il Jova Beach Party di Vasto. A comunicarlo, riferisce l’Agenzia Dire (www.dire.it) è il prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, che annuncia: “Io e i miei figli siamo fan di Jovanotti ma a tutt’oggi è impossibile realizzare il concerto sulla spiaggia di Vasto”. Le ragioni sarebbero da ricercare nella sicurezza e, quindi nell’impossibilità di garantire l’incolumità dei fan.

Quarantamila quelli che hanno già comprato il biglietto. Il Prefetto fa riferimento al documento presentato a marzo dagli organizzatori, bocciato dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e mai modificato. Difficile che possa cambiare qualcosa in un mese.

Al momento nessun accenno alle ragioni portate avanti dagli ambientalisti che proprio oggi hanno scritto ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali per dire “stop” ai mega-eventi nei luoghi naturalistici dove proliferano flora e fauna protette, a cominciare proprio dal Jova Beach Party.

JOVA BEACH PARTY, SOA: BENE ANNULLAMENTO CONCERTO VASTO

Esulta la Soa, Stazione ornitologica abruzzese, per l’annullamento del concerto di Jovanotti a Vasto. Per il Jova Beach Party, ha detto il prefetto di Chieti, non c’è sicurezza. Soddisfazione dovuta soprattutto la fatto che il prefetto Giacomo Barbato “ha chiarito in maniera cristallina- scrive l’associazione che proprio oggi si è rivolta a ministero dell’Ambiente e dei Beni culturali perché si vietino eventi così grandi in luoghi così ricchi di flora e fauna da tutelare- l’inadeguatezza del luogo scelto per la tappa di Vasto”.

Anche la Soa, il 24 giugno, aveva scritto a Barbato insieme a molti altri enti, facendo presente tutti i dubbi riguardo l’opportunità di tenere il concerto a Fosso Marino. “Nell’esposto avevamo scritto, sollevando anche una miriade di altre criticità che non viene citato un corso d’acqua nonostante le implicazioni per la sicurezza e la concreta disponibilità delle aree. Un fatto che strideva non solo con la realtà ma anche con l’operazione portata avanti in contemporanea dal Comune di Vasto, che era riuscito incredibilmente ad ottenere dalla Regione Abruzzo ben 80mila euro di fondi pubblici per tombare il fosso, proprio per consentire il Jova Beach Party e nonostante un piano spiaggia comunale che imponeva l’esatto opposto, la rinaturalizzazione del fosso. Una situazione a dir poco imbarazzante- prosegue la Soa- derivata da una scelta sbagliata in partenza, quella di usare le spiagge per mega-eventi che invece vanno fatti nei luoghi adatti come stadi, palazzetti e piazze, dotati di tutti gli standard, dai parcheggi ai bagni passando per mezzi di trasporto collettivi adeguati”.

La decisione ultima non è stata ancora presa, ma ad oggi l’annullamento sembra certo. La Soa promette di continuare a vigilare e di restare in attesa di una riposta anche dal ministro all’Ambiente Costa. “Purtroppo in questa triste vicenda- conclude l’associazione- abbiamo dovuto ascoltare in programmi nazionali anche il dileggio da parte di uomini di spettacolo di fama nei confronti delle azioni di protezione della biodiversità portate avanti molto spesso da volontari al posto degli organi dello Stato ad essi teoricamente deputati, come se non fosse giusto tutelare il patrimonio naturalistico e paesaggistico nazionale formalmente protetto da direttive comunitarie e leggi statali”.

Il produttore spera ancora di salvare capra e cavoli

“Domani stesso cercherò di prendere contatto con la Prefettura per fissare un incontro nel più breve tempo possibile, compatibilmente con la disponibilità del Prefetto, per analizzare le possibili criticità del progetto che non hanno convinto le autorità e per rapportarmi direttamente con i suoi uffici”.

Per il Jova Beach Party di Vasto, la tappa in Abruzzo, non tutto è perduto. Maurizio Salvadori, produttore e organizzatore di tutti i live di Lorenzo Jovanotti, spera di poter risolvere positivamente la questione relativa alla tappa di Vasto del cantante per ora annullata dal prefetto di Chieti, Giacomo Barbato, perché insufficienti norme di sicurezza.

“Sono mesi che lavoriamo al progetto di Vasto e, così come in ogni spiaggia, con il supporto di ingegneri tecnici del territorio, abbiamo presentato un progetto il più dettagliato possibile – aggiunge Salvadori – Come dice il Prefetto, anche per noi la sicurezza del pubblico è il primo inderogabile elemento di attenzione. Fino ad ora – precisa – tutte le Commissioni delle località da cui è transitato il Jova Beach Party si sono complimentate per la professionalità e la precisione dei piani di lavoro presentati”.

Il produttore, proprio in tema di sicurezza, precisa anche che “la nostra organizzazione ha messo in vendita un numero di biglietti prudenziale rispetto alla possibile capienza che sarà sempre e comunque assegnata dalla Prefettura a progetto approvato. Infatti, non corrisponde a verità che siano già stati venduti 40mila biglietti, la cifra reale è inferiore ai 30mila. Ringrazio il Prefetto per l’attenzione e sono certo che con la collaborazione dei suoi uffici potremo trovare le soluzioni adeguate – conclude – cosi come abbiamo fatto in tutte le altre tappe del Jova Beach Party”.