Caso Orlandi: le due tombe al Cimitero Teutonico sono vuote


Caso Emanuela Orlandi: le due tombe di principesse al Cimitero Teutonico dentro le mura vaticane aperte oggi sono vuote

Caso Emanuela Orlandi: le due tombe di principesse al Cimitero Teutonico dentro le mura vaticane aperte oggi sono vuote

Le tombe del Cimitero Teutonico che si trova all’interno delle mura vaticane “sono vuote”. Oggi sono state aperte alla presenza di Pietro Orlandi e del legale Laura Sgrò. Si cercava la certezza che il corpo di Emanuela Orlandi, scomparsa 36 anni fa, non fosse lì. E invece l’inattesa sorpresa: “Tutto ci aspettavamo tranne che fossero vuote”, ha detto Pietro all’uscita. “È incredibile”, ha sottolineato il legale.

Le due tombe aperte oggi sono quelle della principessa Sophie von Hohenlohe (deceduta nel 1836)  e della principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo (morta nel 1840).

“È un cambiamento di rotta, una collaborazione che spero vada avanti“. Erano le 7 e 40 quando Pietro Orlandi si era presentato in Vaticano, per entrare al cimitero teutonico che si trova all’interno delle mura e assistere alle operazioni per accertarsi che la sorella Emanuela, scomparsa nel 1983 non sia sepolta proprio lì.

La Santa Sede, infatti, ha autorizzato l’apertura di due tombe per verificare l’eventuale presenza delle ossa della ragazza, come scritto in una lettera anonima.

Da una prima verifica morfologica si sarebbe potuta avere una ricostruzione temporale, seppure approssimativa, per poi procedere con l’esame del dna.

Fuori all’ingresso del cimitero si erano radunati alcuni sostenitori del gruppo nato su facebook petizione.emanuela@libero.it: per loro è difficile pensare che Emanuela Orlandi sia viva, “è una cosa penosa” ma sarebbe importante “trovare le ossa per darle una degna sepoltura. È apprezzabile che il Vaticano voglia fare chiarezza”. Ci sono anche tanti giornalisti, italiani ed esteri (da Polonia e Germania) e gente comune. Oggi aperte due tombe, dietro autorizzazione della Santa sede, “per togliere ogni dubbio che Emanuela non sia sepolta in territorio vaticano”, dice all’agenzia Dire (www.dire.it) Sandro Masetti Zannini, uno degli attivisti del gruppo.