Nigeria: sempre più minori utilizzati come bombe umane


L’UNICEF condanna l’utilizzo di bambini come bombe umane nella Nigeria nordorientale: da gennaio già 5 casi registrati

L’UNICEF condanna l’utilizzo di bambini come bombe umane nella Nigeria nordorientale: da gennaio già 5 casi registrati

“L’UNICEF condanna l’utilizzo di bambini come bombe umane e in ogni circostanza – sia quando vengono utilizzati direttamente nei combattimenti che in altri ruoli – nel conflitto in Nigeria nordorientale.

Secondo diversi rapporti, ieri tre bambini – due bambine e un bambino (età sconosciuta) – sarebbero stati utilizzati per detonare degli esplosivi che hanno ucciso 30 persone e ne hanno ferite altre 40 in un centro comunitario per vedere le partite di calcio a Konduga, nello Stato di Borno. L’UNICEF esprime le sue condoglianze a tutti coloro che sono stati uccisi o feriti in questo terribile incidente.

“È inaccettabile che i bambini vengano utilizzati in questo modo” dichiara l’organizzazione.

L’UNICEF chiede a tutti coloro coinvolti in questo terribile conflitto di proteggere i bambini sempre e di tenerli lontani dai pericoli. Questo incidente porta il numero segnalato di bambini utilizzati come bombe umane a 5, da gennaio 2019. Nel 2018, 48 bambini – fra cui 38 bambine – sono stati utilizzati in attacchi suicidi.

Chiediamo ancora a tutte le parti in conflitto in Nigeria nordorientale di porre fine immediatamente a tutti gli attacchi contro i civili, non utilizzare più i bambini in questo conflitto e a tener fede ai loro obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario”.

  • Dal 2012, gruppi armati non statali in Nigeria nordorientale hanno reclutato e utilizzato bambini, come combattenti e non, violentato e costretto le ragazze a sposarsi, e commesso altre gravi violazioni contro i bambini. Alcune delle bambine sono rimaste incinte durante la prigionia e hanno partorito senza nessuna attenzione o cura medica.
  • Nel conflitto armato in corso in Nigeria nordorientale, oltre 3.500 bambini sono stati reclutati e utilizzati da gruppi armati non statali tra il 2013 e il 2017.
  • L’utilizzo di bambini in attacchi suicidi da parte di gruppi armati come ordigni esplosivi umani (PBIED) è aumentato significativamente dal 2014 al 2017. Nel 2018, un totale di 48 bambini (38 bambine) sono stati utilizzati in attacchi suicidi, mentre nel 2017 146 (45 bambini, 101 bambine). Nei primi tre mesi del 2019, due bambine sono state segnalate come PBIED.
  • L’UNICEF continua a lavorare a stretto contatto con le autorità statali e i partner per supportare la reintegrazione nelle loro comunità dei bambini che sono stati associati a questo conflitto e per riunirli alle loro famiglie.