Lo sguardo sulle arti sceniche del festival Inequilibrio, tra presente e passato prossimo


Dal 25 giugno a Castiglioncello (Li) si dipana il festival Inequilibrio che alla sua ventiduesima edizione racconta danza, teatro, musica e arte performativa. Oltre 40 titoli che invitano il pubblico a immaginare

Lo spettacolo "Archeologia del coraggio" di Elena Guerrini si svolge nell'acqua del mare (ph. P. Ciriello) Festival Inequilibrio Castiglioncello
Lo spettacolo “Archeologia del coraggio” di Elena Guerrini si svolge nell’acqua del mare (ph. P. Ciriello)

Spettacoli da godersi alle prime luci dell’alba sulla spiaggia, oppure immersi nei flutti insieme agli attori, o magari su un autobus che si muove sulla costa toscana. Ma anche comodamente seduti nella limonaia o nell’anfiteatro del Castello Pasquini di Castiglioncello, la sede ufficiale del festival Inequilibrio, che tra il 25 giugno e il 7 luglio imbandisce la sua offerta tra teatro, danza, musica, conferenze spettacolo, letture in pineta e mostre “site specific”. Con la consueta curiosità centrifuga, ora vetrina ora laboratorio, che si dipana tra la contemporaneità e anche il passato prossimo. 

“Abbiamo cercato il senso profondo e civilmente sovversivo delle parole e del gesto, chiamando al festival alcuni dei protagonisti della parola e del gesto di oggi e di ieri” spiegano i direttori artistici Fabio Masi e Angela Fumarola, presentando questa edizione che taglia il traguardo del ventiduesimo anno. “La scena contemporanea è alla ricerca perenne del nuovo, in realtà basterebbe fermarsi e osservare quello che c’è e che c’è stato. La vera sovversione non è oggi ribaltare e trasformare il presente o il passato, ma guardare ad essi per capire come andare avanti” aggiungono con un anelito quasi illuministico. 

La compagnia Abbondanza Bertoni ©GiorgioTermini
La compagnia Abbondanza Bertoni ©GiorgioTermini

Per questo il festival dedica uno spazio ad alcune firme della danza italiana degli ultimi 30 anni, per riannodare i fili del passato e del presente senza restare stritolati dall’idea del nuovo a tutti i costi. E quindi troviamo la compagnia Abbondanza Bertoni che muove da Peter Bruegel per costruire la coreografia de “Gli orbi” e presentare la prima traccia del nuovo lavoro “Pelléas e Mélisande”, Enzo Cosimi con il nuovo “Glitter in my tears – Agamennone”, e ancora Raffaella Giordano (“Celeste”), gli MK (“Bermudas”) e Cristina Kristal Rizzo con il solo “ULTRAS sleeping dancer”. Ancora danza con Collettivo Cinetico (“How to destro your dance”), Marco D’Agostin (“Avalanche”), Silvia Gribaudi (“Faces”) e Salvo Lombardo (”Excelsior”).

Ospite di questa edizione una delle figure più influenti e prestigiose della danza portoghese: Vera Mantero, coreografa, performer, cantante, artista visiva, che porterà a Inequilibrio i suoi tre “soli”: “What can be said about Pierre”, “Olympia” e “One mysterius thing, said e.e cummings”. Dopo l’incursione mediorientale quest’anno il progetto Crossing the sea si rivolge al Sud Est asiatico e all’India, rispettivamente con Goblin Party, Dandas Art Group e David Valrosso in uno studio elaborato insieme ai danzatori indiani Arathi A.R., Niharl Pash e Veher Nishad. 

Vera Mantero ospite del festival Inequilibrio
Vera Mantero ospite del festival Inequilibrio

Sul fronte del teatro il festival rende omaggio a due maestri della poesia e dell’arte. Giuliano Scabia mette in scena “Commedia alla fine del mondo”, con attori non professionisti e – assicura – dinosauri veri, mentre Marcello Sambati è il protagonista di un lavoro itinerante nelle stanze del Castello Pasquini, “Atlante dell’attore solitario. Capitolo Primo: la marionetta”. Procedendo in ordine sparso nel ricchissimo programma ricordiamo Babilonia Teatro che presenta “Padre Nostro” sulla spiaggia del Cardellino, la prima nazionale di “Attika” composto da tre site specific con unico tema conduttore. Elena Guerrini presenta Archeologia del coraggio, un’opera acquatica per spettatori e attrice in acqua. L’inedita coppia Antonella Questa e Luca Scarlini racconteranno in una conferenza spettacolo “La cena delle beffe da Sem Benelli”, Roberto Abbiati con la supervisione registica di Claudio Morganti mette in scena il primo studio di “Circo Kafka”. Roberto Latini presenta “IN EXITU” di Giovanni Testori, Milena Costanzo dirige Savino Paparella, Francesco Pennacchia e Rossana Gay nella prima nazionale de “I Miserabili (un’ironica atroce poesia)” da Victor Hugo, Oscar de Summa porta a Inequilibrio “Soul”. Due i lavori ispirati al mito di Medea, quello a tempo di musica di Elena De Carolis e la “Medea per strada” de Il teatro dei Borgia, su un bus itinerante tra Castiglioncello e Vada. Due gli appuntamenti per Vicoquartomazzini con “La guerra dei mondi” (live set) e “Vieni su Marte”, mentre i Proxima res propongono “Spin”, un testo del drammaturgo Renato Gabrielli.  

Inequilibrio dedica una mostra fotografica con video installazioni e musica al regista e interprete franco-canadese Robert Lepage, “Lepage ritratti ambienti” a cura di Anna Monteverdi. 

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