Modifiche contrattuali telefonia: Cncu si rivolge all’Agcom


Cncu segnalerà la questione del tacito assenso nelle modifiche contrattuali della telefonia mobile all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Tacito assenso e modifiche contrattuali della telefonia mobile: il Cncu segnalerà la questione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Le modifiche contrattuali che gli operatori di telefonia mobile applicano agli utenti senza una adeguata informazione preventiva danneggiano il consumatore che il più delle volte rinuncia a ricorrere agli strumenti di giustizia ordinaria dal momento che i costi sarebbero maggiori del risarcimento.

Pertanto, il Consiglio Nazionale dei Consumatori e Utenti segnalerà la questione all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sollecitandola ad intervenire sulla normativa che regola il cosiddetto “tacito assenso”. È quanto deciso dalle 20 Associazioni dei Consumatori che compongono il Cncu, nel corso dell’assemblea ordinaria riunita nel Parlamentino del Ministero dello Sviluppo economico.

Più in particolare, infatti, per tutelare i consumatori dall’attivazione di servizi non richiesti e di cui comunque generalmente l’utente non è consapevole, il Cncu provvederà alla richiesta di un confronto con il tavolo delle associazioni dei consumatori presenti presso l’Agcom con l’obiettivo di sollecitare un approfondimento delle norme (delibera 519/15/Cons) con cui la stessa Autorità ha a suo tempo regolato la materia dei contratti relativi alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica.

Al contempo, le associazioni dei consumatori che fanno parte del Cncu proporranno una modifica del Codice delle Comunicazioni relativamente al “tacito assenso”, al fine di rafforzare ulteriormente le garanzie per gli utenti, così come previsto dal Codice delle Comunicazioni elettroniche europeo (direttiva 2018/1972 art.102 e ss) che a breve entrerà in vigore anche in Italia.

Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), organo rappresentativo delle associazioni dei consumatori e degli utenti a livello nazionale, è stato istituito con la legge 30 luglio 1998, n° 281, confluita nel Codice del consumo (decreto legislativo n.206/2005).

Il Consiglio, che ha sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento e al rafforzamento della posizione del consumatore/utente nel mercato. È composto dalle associazioni dei consumatori riconosciute secondo i criteri stabiliti dall’art. 137 del Codice del Consumo (D.lgs 206/2005) e da un rappresentante designato dalla Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Il Presidente del CNCU è il Vice Ministro Dario Galli (decreto ministeriale 17 luglio 2018).