Giovani e lavoro, la commedia “Il tuttofare” allo spazio Alfieri di Firenze


Giovani e lavoro, precariato e raccomandazioni sono al centro del film “Il tuttofare” in programma martedì 14 maggio nell’ambito della rassegna “Ciak sul lavoro” allo Spazio Alfieri di Firenze

Sergio Castellitto e Guglielmo Poggi nel film "Il tuttofare" di Valerio Attanasio
Sergio Castellitto e Guglielmo Poggi nel film “Il tuttofare” di Valerio Attanasio

I giovani e il mondo del lavoro, il precariato e le raccomandazioni. Sono queste le tematiche al centro di “Il Tuttofare” brillante commedia di Valerio Attanasio (già sceneggiatore di Smetto quando voglio) che martedì 14 maggio alle 21.30 sarà proiettata allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell’Ulivo 6), nell’ambito della rassegna “Ciak sul Lavoro”. Al termine del film il regista sarà in sala per incontrare il pubblico. La manifestazione, in programma fino al 29 maggio, proporrà sei titoli, tutti legati al tema del lavoro, sostenuti dalle testimonianze dirette dei rispettivi autori e protagonisti, chiamati a incontrare e dialogare con il pubblico in sala.

Il film racconta una vicenda tutta italiana, quella di Antonio Bonocore (Gugliemo Poggi), praticante in legge, che sogna un contratto nel prestigioso studio del suo mentore, il principe del foro Salvatore “Toti” Bellastella (Sergio Castellitto): fine giurista, è il non plus ultra tra gli avvocati italiani. Per lui Antonio fa tutto: assistente, portaborse, autista e perfino cuoco personale. Il fatto è che lo studio è di proprietà di Titti (Elena Sofia Ricci), la moglie di Bellastella. Quando Antonio supera brillantemente l’esame di stato, ha la possibilità di diventare socio dello studio con un compenso eccezionale. Eppure c’è ancora un favore da fare, che lo farà finire nei guai.

 Una commedia cattiva ma non acida, comica ma non farsesca, brillante ma non umoristica. Una storia “lineare”, densa e ritmata, compatta nella narrazione e leggera nello svolgimento. Sostenuta da un quartetto di attori in stato di grazia (strepitoso l’avvocatone che sa di latinorum di Sergio Castellitto). Specchio tragicomico del Belpaese, professionalmente annodato nelle maglie della “spintarella” e perennemente avviluppato nel giochino della raccomandazione e del veniamoci incontro. Naturalmente a fin di bene.

La rassegna proseguirà mercoledì 15 con la proiezione di “Si muore tutti democristiani”, opera prima del Collettivo Terzo Segreto di Satira, riflessione ironica e tagliente sulla situazione contemporanea del Belpaese. Per i tre videomaker protagonisti del film, che realizzano documentari a tema sociale, e faticosamente provano ad arrivare a fine mese, è l’ora della rivincita: un doc per una onlus giudiziariamente chiacchierata, coinvolta in uno scandalo di riciclaggio di denaro e truffa ai danni degli immigrati. Che fare? Cinico e baro come il destino, sullo sfondo di un’Italia in crisi, che contrasta con le passioni e i sogni di cui si nutre. Tra le curiosità: il titolo cita la prima pagina del Manifesto del 28 giugno 1983, il giorno dopo le elezioni politiche.

Ingresso: biglietto 4€.

Informazioni: Associazione Anemic www.anemic.it; Spazio Alfieri www.spazioalfieri.it – tel.055 5320840