Fondo edifici di culto: l’archivio digitale è online


Nel database dell’archivio digitale del Fondo edifici di culto si possono trovare fotografie, documenti e chiese geolocalizzate su OpenStreetMap

Nel database dell'archivio digitale del Fondo edifici di culto si possono trovare fotografie, documenti e chiese geolocalizzate su OpenStreetMap

L’archivio digitale del Fondo edifici di culto, del ministero dell’Interno, è ora online. Un ricco database, in continuo aggiornamento, che vede catalogati oltre 800 Edifici di culto, 1.426 immagini e oltre 5.000 documenti dell’archivio storico.

Tra i dati disponibili sulle chiese: informazioni su denominazione, geolocalizzazione con dettaglio fino alla rete viaria ed alla sagoma degli edifici (laddove presente in OpenStreetMap) ed ordine religioso di provenienza. Una mappa geografica in Home page consente di individuare ciascuna chiesa mediante segnaposto colorato ad cui si può accedere alla scheda dell’edificio di interesse.

I metadati associati ad ogni foto digitale consentono, inoltre, di risalire alla chiesa dove questa è stata scattata, al titolo e all’autore dell’opera ritratta. Un codice alfanumerico assegnato alla foto permette, infine, la corretta individuazione della stessa per un eventuale acquisto.

Ad arricchire il database diversi documenti storici: verbali (1855-1921) di presa di possesso dei beni degli ordini e congregazioni religiose a cui appartenevano le chiese ora di proprietà del Fec; verbali del consiglio di amministrazione della Cassa ecclesiastica (1855-1866), ente cui succedette il Fondo per il culto ed, infine, il Fondo edifici di culto.

Il progetto mira a valorizzare il patrimonio Fec. Immagini e documenti per far conoscere la ricchezza dei beni nascosti nei piccoli centri del nostro Paese ed ammirare quella dei più noti capolavori conservati nelle grandi città.

Il Fondo edifici di culto (FEC) è un ente dello Stato gestito dal Ministero dell’interno. La legge istitutiva del 20 maggio 1985, n. 222 gli ha affidato, tra l’altro, il compito di valorizzare il suo patrimonio di oltre 820 chiese, molte di notevole importanza storica e culturale, e degli oggetti e opere d’arte in esse conservati.