Allerta per formaggi francesi: rischio sindrome emolitica uremica


Casi di sindrome emolitica uremica riconducibile al consumo di formaggi francesi a latte crudo: il Ministero della Salute lancia il sistema di allerta alle regioni

Casi di sindrome emolitica uremica riconducibile al consumo di formaggi francesi a latte crudo: il Ministero della Salute lancia il sistema di allerta alle regioni

Il Ministero della Salute segnala che le autorità francesi, attraverso il sistema europeo di allerta rapido alimentare (RASFF), hanno comunicato l’insorgenza di casi di sindrome emolitica uremica riconducibile al consumo di formaggi francesi a latte crudo.

I formaggi francesi coinvolti provengono dallo stabilimento con numero di riconoscimento FR 26 281 001 CE. Le altre informazioni sono di seguito riportate:

  • Denominazione dei prodotti : SAINT- FELICIEN (confezioni da 180 g) e SAINT MARCELLIN (confezioni da 80 g)
  • Lotti: tutti I lotti da l 032 a l 116
  • Marchi commerciali: FROMAGERIE ALPINE, CARREFOUR, REFLET DE FRANCE, LECLERC, LIDL, AUCHAN, ROCHAMBEAU, PRINCE DES BOIS, SONNAILLES ET PREALPIN

Il Ministero della salute ha già provveduto ad allertare gli assessorati regionali alla sanità affinché verifichino il rispetto delle procedure  previste.

Le informazioni per i consumatori sono pubblicati nel sito dell’autorità francese.

Sul sito si legge che i casi di sindrome emolitica uremica sono dovuti a un’infezione di Escherichia Coli del genere 026 riscontrata su alcuni bambini in diverse regioni francesi a partire dallo scorso 21 marzo.

Le successive indagini hanno permesso di risalire all’origine della contaminazione alimentare, individuata nei formaggi francesi Saint-Félicien e Saint Marcellin. Per precauzione le autorità francesi hanno provveduto all’immediato ritiro dal mercato dei prodotti in questione e hanno avviato una campagna di informazione ai consumatori.

E’ stato dunque subito attivato il sistema rapido di allerta comunitario, sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione Europea, l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare) e gli Stati membri dell’Unione.

Se in uno dei paesi dell’UE, viene individuato un prodotto pericoloso (in ambito dell’autocontrollo adottato dalle imprese, in ambito del controllo ufficiale o a seguito di refertazione medica), le relative informazioni vengono diffuse rapidamente tra i Punti di contatto delle Autorità competenti dei vari Paesi attraverso un sistema di allarme chiamato “Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi”.

Il sistema facilita la cooperazione tra le autorità nazionali e quelle europee, al fine di individuare i prodotti pericolosi e ritirarli immediatamente dal mercato.

Le notifiche di allerta vengono quindi comunicate e condivise, via rete e in tempo reale, tra gli Stati membri ed all’interno degli stati con gli organi di controllo ufficiali in materia di sicurezza alimentare. Compito successivo dell’organo di controllo ufficiale è quello di vigilare sull’applicazione dell’attività del sistema di allerta che prevede il ritiro di prodotti pericolosi per la salute umana o animale da parte del produttore e degli altri operatori economici della catena alimentare (grossisti, trasformatori, negozianti, ristoratori ecc…).