Al Brescia Photo Festival 4 mostre su donne e lavoro in Italia


Dal 2 maggio al 31 luglio al Ma.co.f. – Centro della fotografia italiana 4 mostre per il Brescia Photo Festival indagano il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro negli ultimi 70 anni

Dal 2 maggio al 31 luglio al Ma.co.f. – Centro della fotografia italiana 4 mostre per il Brescia Photo Festival indagano il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro negli ultimi 70 anni

La terza edizione del Brescia Photo Festival – Donne (www.bresciaphotofestival.it), in programma dal 2 al 5 maggio, promossa da Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei e Ma.Co.f. – Centro della fotografia italiana, esplorerà il complesso universo femminile. Quattro giornate dedicate alla fotografia con mostre, visite guidate, laboratori, proiezioni cinematografiche, musica e incontri con grandi firme della fotografia.

La rassegna internazionale di fotografia, da quest’anno con un format completamente rinnovato, propone 19 esposizioni tra mostre tematiche, monografiche one-off , in gran parte produzioni originali, ospitate in 10 sedi nel centro storico di Brescia e in provincia, che valicheranno i confini temporali del festival e proseguiranno fino all’estate.

Al Ma.co.f. – Centro della fotografia italiana, situato nel barocco Palazzo Martinengo Colleoni, 4 mostre indagano il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro negli ultimi 70 anni, in Italia e all’estero.

Happy Years. Sorrisi e malizie nel mito di Betty Page e nel mondo delle pin up, a cura di Renato Corsini e Francesco Fredi, espone una trentina di fotografie vintage degli anni ’50: immagini di Betty Page scattate da Paula Claw, insieme a un inedito reportage realizzato da Nicola Sansone sull’America di quel periodo e pubblicazioni e documenti originali d’epoca che parlano dell’affermazione dei diritti femminili e del ruolo della donna nell’America postbellica.

Una, nessuna, centomila, a cura del Collettivo Donne Fotoreporter, racconta l’esperienza di 10 fotografe italiane, tra cui Kitti Bolognesi, Marcella Campagnano e Giovanna Calvenzi, che nel 1976 indagarono la relazione fra donna e fotografia, giocando con ruoli e stereotipi propri dell’immaginario femminile e ironizzando sui luoghi comuni legati al mestiere di fotografo.

La rivoluzione silenziosa. Donne e lavoro nell’Italia che cambia, a cura di Tatiana Agliani, è un racconto fotografico corale della storia del lavoro delle donne in Italia e dei cambiamenti che ha portato nella condizione femminile, in un paese in trasformazione. Un centinaio di immagini, dai maestri del neorealismo agli autori contemporanei come Paola Agosti, Federico Garolla, Uliano Lucas, Giorgio Lotti, Paola Mattioli, Nino Migliori, Carlo Orsi, Ferdinando Scianna, delineano aspirazioni e desideri che mutano, limiti e condizionamenti sociali, concezioni di sé e del proprio ruolo nella società, nuove possibilità, orizzonti culturali e prospettive di vita di quattro generazioni di donne.

A chiusura una monografica, a cura di Carolina Zani, che omaggia il fotografo bresciano Gian Butturini. Donne, lo sguardo, le storie: 35 fotografie in bianco e nero raccolte tra quelle dei suoi numerosi reportage, raccontano la sua visione dell’universo femminile. Le protagoniste di questa mostra sono donne rappresentate dall’artista nella loro tenerezza e sensibilità, forza e passione, senza pose o rigorosi canoni estetici, ma attraverso semplici gesti e sguardi. Un universo femminile che combatte, soffre, manifesta, lavora, testimone di storie, emozioni, sentimenti che si mescolano tra loro.

Le quattro mostre saranno inaugurate giovedì 2 maggio e saranno visitabili fino al 31 luglio.