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La grande fuga dei venezuelani: oltre un milione sono in Colombia

Allarme UNICEF: 3,7 milioni di venezuelani hanno lasciato le loro case per andare in Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e altri paesi della regione. Emergenza umanitaria per migliaia di minori

On 24 April 2019 in Cucuta in Colombia, at Francisco de Paula Santander bridge, where each morning, around 5 am, hundreds of boys and girls cross the border from Venezuela to head to the buses that will take them to school in Cucuta. In February 2019, countries in Latin America and the Caribbean are hosting approximately 2.7 million Venezuelan migrants and refugees of the 3.377.252 million Venezuelans migrating worldwide. Based on inter-agency projections, UNICEF estimates that in 2019, over 1.1 million children will need assistance in Brazil, Colombia, Ecuador, Guyana, Panama, Peru and Trinidad and Tobago. Those in need include Venezuelan migrants and refugees, host communities and non-Venezuelans returnees. During the first two months of 2019, the political and social situation in Colombia underwent significant changes, culminating in closure of the six formal crossing points along the 1,400 km border between the two countries and the militarization of certain informal crossing points and river routes. This blanket closure was subsequently loosened to permit the crossing of urgent medical cases and school children at international bridges. Several thousand school children living in Venezuela have been crossing daily for several years to take classes in Colombian schools in Cucuta. The number of migrants using non-formal crossing sites such as rural paths or trochas and rivers to access certain Colombia sites increased significantly over the reporting period. UNICEF continues to operate its humanitarian activities in the prioritized sites of three main border departments (Arauca, Norte de Santander and La Guajira) as well as in six other departments across the country. Technical support continues to key governmental institutions such as the Colombian Institute for Family Welfare (ICBF), the Ministry of Health (MoH) and the Ministry of Education (MoE) to support capacity building and strengthen the rights of children and adolescents within the overall response.

Allarme UNICEF: 3,7 milioni di venezuelani hanno lasciato le loro case per andare in Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e altri paesi della regione. Emergenza umanitaria per migliaia di minori

Almeno 327.000 bambini venezuelani vivono come migranti e rifugiati in Colombia. Secondo l’UNICEF, senza un maggiore sostegno, la loro salute, istruzione, protezione e benessere saranno in pericolo.

La situazione economica e politica del Venezuela ha portato circa 3,7 milioni di venezuelani a lasciare le loro case per  andare in Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e altri paesi della regione.  Circa 1,2 milioni di loro sono in Colombia, dove spesso vivono in comunità ospitanti vulnerabili con risorse già limitate.

“In un momento in cui il sentimento anti-migranti sta crescendo in tutto il mondo, la Colombia ha generosamente tenuto le sue porte aperte ai suoi vicini venezuelani”, ha detto Paloma Escudero, Direttore della Comunicazione dell’UNICEF che ha appena terminato una missione di quattro giorni a Cucuta, sul lato colombiano del confine con il Venezuela. “Mentre sempre più famiglie prendono la dolorosa decisione di lasciare ogni giorno le loro case in Venezuela, è tempo che la comunità internazionale intensifichi il suo sostegno e aiuti a soddisfare i loro bisogni primari. Non possiamo permettere che la generosità diminuisca”.

Sul ponte Simon Bolivar tra Colombia e Venezuela, Escudero ha parlato con le famiglie che ogni giorno fanno il viaggio per cercare cure mediche, portare i loro figli a scuola e portare cibo e altri beni di prima necessità alle loro famiglie. “Ho incontrato una madre che ha l’epilessia ed è incinta di otto mesi. Aveva bisogno di venire in Colombia per fare le visite prenatali e proteggere la sua salute e la salute del suo bambino”, ha detto Escudero. “Per la maggior parte delle famiglie, la decisione di andarsene è solo una misura di ultima istanza”. Visitando un centro sanitario sostenuto dall’UNICEF vicino al confine, Escudero ha incontrato mamme e bambini che hanno viaggiato per ore per sottoporsi a visite prenatali, vaccinare i loro figli o richiedere cure mediche gratuite.

La Colombia offre anche istruzione gratuita ai bambini migranti provenienti dal Venezuela. Più di 130.000 bambini venezuelani sono oggi iscritti nelle scuole di tutta la Colombia, rispetto ai 30.000 del novembre dello scorso anno. Quasi 10.000 di questi studenti si trovano nella città di confine di Cúcuta e quasi 3.000 di loro si recano ogni giorno dal Venezuela per andare a scuola.

“La gravissima situazione in Venezuela ha lasciato molti genitori senza altra scelta se non quella di perseguire opportunità di istruzione per i loro figli al di là del confine”, ha detto Escudero. “Ho visto centinaia di studenti attraversare Cúcuta alle prime luci dell’alba, sotto una pioggia battente, per andare a scuola. Questa dedizione all’apprendimento da parte di genitori e studenti è una lezione di impegno, perseveranza e determinazione per tutti noi”.

L’UNICEF sta lavorando a stretto contatto con altre agenzie umanitarie, autorità nazionali e locali, organizzazioni non governative e comunità colombiane per fornire ai bambini migranti e ai bambini delle comunità ospitanti salute, nutrizione, istruzione e protezione. Le azioni finora intraprese comprendono il sostegno a team sanitari mobili, la creazione di spazi a misura di bambino per il sostegno psicosociale e la prevenzione della violenza, la fornitura di acqua potabile sicura e servizi igienico-sanitari, la promozione di pratiche igieniche, la creazione di spazi didattici protettivi, la distribuzione di materiale scolastico, la formazione di insegnanti e l’offerta di supporto nutrizionale.

Quest’anno, l’obiettivo dell’UNICEF è di:

L’UNICEF ha bisogno di 29 milioni di dollari per sostenere le esigenze di base negli ambiti della  nutrizione, salute, istruzione, acqua, servizi igienico-sanitari, igiene e protezione delle famiglie che attraversano la Colombia. L’UNICEF ha ricevuto finora solo 5,7 milioni di dollari.

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