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Venezuelani in fuga: 4 milioni hanno lasciato il Paese

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UNICEF: il numero di venezuelani che hanno lasciato il proprio Paese ha raggiunto i 4 milioni, con oltre un milione di minori che ha bisogno di assistenza

Il numero di venezuelani che hanno lasciato il proprio Paese ha raggiunto i 4 milioni, con oltre 1,1 milione di bambini che ha bisogno di assistenza. In tutto il mondo, solo i rifugiati siriani – con 5,6 milioni – superano i venezuelani come più grande popolazione sfollata dal proprio paese.

Secondo l’UNICEF i paesi dell’America Latina e dei Caraibi ospitano gran parte dei migranti e rifugiati venezuelani nel mondo. Tra le persone che hanno bisogno di aiuti non ci sono solo i migranti e i rifugiati venezuelani, ma anche le comunità di accoglienza e i rimpatriati non venezuelani.

I bambini e le loro famiglie devono affrontare delle sfide per regolarizzare il loro status migratorio, il che influisce sul loro accesso alla protezione sociale, alla salute, allo sviluppo della prima infanzia, all’istruzione, ai mezzi di sussistenza sostenibili e alla protezione dell’infanzia. La mancanza di politiche pubbliche complete in materia di migrazione nei paesi di accoglienza sta esponendo i bambini a maggior rischio di discriminazione, violenza, xenofobia, sfruttamento e abusi nei paesi di transito/destinazione.

L’UNICEF e i suoi partner continuano a lavorare con le autorità nazionali panamensi per rafforzare le capacità di attuare protocolli per identificare, assistere e orientare i bambini bisognosi di protezione internazionale. A livello regionale, l’UNICEF è attivamente impegnato nella piattaforma di coordinamento regionale per i rifugiati e i migranti venezuelani coordinata da OIM e UNHCR.

Per garantire che i rifugiati venezuelani ricevano le cure essenziali di cui hanno bisogno, l’UNICEF ha lanciato un appello di 69,5 milioni di dollari attraverso l’HAC (Rapporto sull’intervento umanitario) 2019. I fondi attuali raggiungono soltanto il 26% e i settori della sanità, dei servizi idrici e igienico-sanitari e dell’istruzione rimangono criticamente sottofinanziati.

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