Morbillo: in 7 anni 169 milioni di bambini senza vaccino


Nuovo allarme UNICEF sul morbillo nella Settimana mondiale delle Vaccinazioni, che viene celebrata nell’ultima settimana di aprile (24-30): tra il 2010 e il 2017 in media 21,1 milioni di bambini l’anno non hanno ricevuto la prima dose di vaccino

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Secondo l’UNICEF, circa 169 milioni di bambini – in media 21,1 milioni l’anno – tra il 2010 e il 2017 non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo. Nei primi tre mesi del 2019, nel mondo sono stati segnalati più di 110.000 casi di morbillo – circa il 300% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Circa 110.000 persone, molte delle quali bambini, sono morte a causa del morbillo nel 2017, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. 

Due dosi di vaccino contro il morbillo sono essenziali per proteggere i bambini dalla malattia. Tuttavia, a causa della mancanza di accesso, di sistemi sanitari inadeguati, della noncuranza e, in alcuni casi, della paura e dello scetticismo sui vaccini, la copertura globale della prima dose di vaccino per il morbillo nel 2017 era dell’85%, un dato rimasto relativamente costante nell’ultimo decennio nonostante la crescita demografica. La copertura globale per la seconda dose è molto più bassa, al 67%. L’OMS raccomanda una soglia del 95% di copertura vaccinale per raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge”.

Secondo gli ultimi dati, nei paesi ad alto reddito, la copertura della prima dose è del 94%, per la seconda è del 91%. Gli Stati Uniti sono in cima alla classifica dei paesi ad alto reddito con il maggior numero di bambini che non hanno ricevuto la prima dose di vaccino tra il 2010 e il 2017, più di 2,5 milioni di bambini. Seguiti da Francia e Regno Unito con rispettivamente oltre 600.000 e 500.000 bambini non vaccinati nello stesso periodo. L’Italia è al quinto posto con 435.000 bambini non vaccinati.

Classifica dei 10 paesi ad alto reddito dove i bambini non hanno ricevuto la prima dose di vaccino contro il morbillo tra il 2010 e il 2017 (dati in migliaia)

1. Stati Uniti: 2.593.000

2. Francia: 608.000

3. Regno Unito: 527.000

4. Argentina: 438.000

5. Italia: 435.000

6. Giappone: 374.000

7. Canada: 287.000

8. Germania: 168.000

9. Australia: 138.000

10. Cile: 136.000

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nei paesi a basso e medio reddito, la situazione è critica. Nel 2017, per esempio, la Nigeria aveva il numero più alto di bambini sotto 1 anno che non aveva ricevuto la prima dose di vaccino, circa 4 milioni, seguita da India con 2,9 milioni, Pakistan e Indonesia con 1,2 milioni ciascuno ed Etiopia con 1,1 milioni.

I livelli di copertura mondiale per la seconda dose di vaccino contro il morbillo sono anche più allarmanti. Dei 20 paesi con il maggior numero di bambini non vaccinati nel 2017, 9 non hanno introdotto la seconda dose. 20 paesi dell’Africa subsahariana non hanno introdotto la seconda dose necessaria nel programma nazionale di vaccinazione, esponendo oltre 17 milioni di neonati all’anno a un rischio più alto di morbillo durante la loro infanzia.

La crescita del numero di bambini non vaccinati ha creato un percorso verso focolai di morbillo che oggi colpiscono diversi paesi del mondo.

“Il terreno per le epidemie di morbillo cui stiamo assistendo oggi è stato gettato anni fa”, ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore generale dell’UNICEF. “Il virus del morbillo troverà sempre bambini non vaccinati. Se vogliamo seriamente evitare la diffusione di questa pericolosa ma prevenibile malattia, dobbiamo vaccinare ogni bambino, sia nei paesi ricchi che in quelli poveri”.

L’UNICEF con i suoi partner, tra cui la Measles and Rubella Initiative e la Gavi, the Vaccine Alliance, sta intervenendo in questa crisi contro il morbillo:

  • Negoziando il prezzo del vaccino: il costo del vaccino contro il morbillo è ai minimi storici;
  • Aiutando i paesi a identificare le aree e i bambini non raggiunti:
  • Procurando vaccini e altri kit per le vaccinazioni;
  • Supportando campagne supplementari per la vaccinazione per colmare le lacune nelle campagne di vaccinazione di routine;
  • Lavorando con paesi interessati a introdurre la seconda dose di vaccino per il morbillo nel programma nazionale di vaccinazione. Camerun, Liberia e Nigeria sono sulla buona strada per farlo nel 2019;
  • Introducendo innovazioni come l’uso di pannelli solari e tecnologie mobili per mantenere i vaccini alla giusta temperatura. 

“Il morbillo è ancora troppo contagioso”, ha dichiarato Fore. “È importante non solo ampliare la copertura ma anche mantenere i tassi di vaccinazione alle dosi più adatte per creare un ombrello di immunità per tutti.”

LO STUDIO è basato sulle stime dell’UNICEF e dell’OMS della copertura nazionale di vaccinazione di 194 paesi nel 2017. I dati provvisori sul morbillo e sulla rosolia si basano sui dati mensili comunicati all’OMS di Ginevra nell’aprile 2019. Per i paesi ad alto reddito, seguire la classificazione dei paesi per reddito della Banca Mondiale di luglio 2018.

Settimana mondiale delle Vaccinazioni – Celebrata nell’ultima settimana di aprile, la Settimana mondiale delle Vaccinazioni vuole promuovere l’uso dei vaccini per proteggere le persone di tutte le età contro le malattie.

In Italia- l’UNICEF Italia lavora per promuovere la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – di cui quest’anno ricorre il 30° anniversario dall’approvazione- che all’art. 24 prevede che bambini e bambine godano del miglior stato di salute possibile. A settembre, l’UNICEF Italia ha lanciato una petizione, che ha raccolto circa 20.000 adesioni per chiedere a Governo e Parlamento impegni precisi per migliorare la copertura delle vaccinazioni in età pediatrica in Italia e nel mondo.

Le recenti Osservazioni Conclusive rivolte dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia all’Italia raccomandano di aumentare la consapevolezza dell’importanza delle vaccinazioni e assicurare una copertura immunitaria completa contro le malattie infantili.